Il giudice Gaggelli rinvia l'udienza al 6 maggio e deciderà in merito

SIENA. Il giudice Monica Gaggelli ha rinviato al 6 maggio l’udienza del processo sull’acquisizione di banca Antonveneta da parte del Monte dei Paschi. Il gup si è riservato di decidere se accogliere le due eccezioni sollevate dai difensori degli imputati. Nella prima gli avvocati di Daniele Pirondini e Michele Rizzi (tutti gli altri legali si sono poi associati), hanno richiesto la nullità dell’avviso di conclusione delle indagini. Il pm Grosso, però, si è opposto con decisione.
L’altra eccezione riguarda la sede del processo, che i legali della difesa vorrebbero far trasferire per competenza a Milano, adducendo che le comunicazioni sono state pubblicate nel capoluogo lombardo il 29 agosto del 2008 sul circuito Nis che ha sede alla borsa di Milano. Il pm Nastasi si è opposto molto fermamente, sostenendo che il reato è a fattispecie libera (art. 2049 del Codice Civile) e, pertanto, avendo la banca depositato la semestrale ed bilancio nei termini di 30 giorni a Siena, tale fatto radica la competenza al tribunale senese. Su tale punto è intervenuto l’avvvocato De Mossi, che ha sottolineato come gli aspetti del capo d’imputazione nell’ambito del diritto societario facciano sì che il reato sia avvenuto a Siena prima che in qualunque altro luogo.
Nell’udienza del 6 maggio il giudice Gaggelli scioglierà la riserva sulle richieste delle difese, ma dovrà tener anche conto che le notizie riguardanti la dimensione del patrimonio di base e del patrimonio supplementare per l’accusa “non erano corrispondenti al vero”.
L’altra eccezione riguarda la sede del processo, che i legali della difesa vorrebbero far trasferire per competenza a Milano, adducendo che le comunicazioni sono state pubblicate nel capoluogo lombardo il 29 agosto del 2008 sul circuito Nis che ha sede alla borsa di Milano. Il pm Nastasi si è opposto molto fermamente, sostenendo che il reato è a fattispecie libera (art. 2049 del Codice Civile) e, pertanto, avendo la banca depositato la semestrale ed bilancio nei termini di 30 giorni a Siena, tale fatto radica la competenza al tribunale senese. Su tale punto è intervenuto l’avvvocato De Mossi, che ha sottolineato come gli aspetti del capo d’imputazione nell’ambito del diritto societario facciano sì che il reato sia avvenuto a Siena prima che in qualunque altro luogo.
Nell’udienza del 6 maggio il giudice Gaggelli scioglierà la riserva sulle richieste delle difese, ma dovrà tener anche conto che le notizie riguardanti la dimensione del patrimonio di base e del patrimonio supplementare per l’accusa “non erano corrispondenti al vero”.