
CASTELNUOVO BERARDENGA. Il sindaco Roberto Bozzi e l’assessore alle politiche sociali e alla sanità, Filippo Giannettoni, rispondo alla lettera scritta dai cittadini di Ponte a Bozzone per denunciare i ripetuti episodi di violenza che vedono come protagonista una giovane donna domiciliata nella frazione.
“Conosciamo già da tempo le preoccupazioni espresse dai cittadini di Ponte a Bozzone. Per questo stiamo cercando una soluzione efficace e coordinata con gli operatori Usl e con l’autorità giudiziaria, per scongiurare il verificarsi di fatti molto più gravi di quelli registrati fino ad oggi. In questi mesi ci siamo fatti carico dei timori dei cittadini, sollecitando più volte le autorità competenti a partire dall’Azienda Usl locale, che ha in cura la donna per una grave patologia di natura psichica. Nonostante questo, preoccupati dell’accrescersi delle aggressioni da lei messe in atto, stiamo lavorando a un’azione coordinata che permetta una soluzione in due direzioni: un più puntale percorso di cura della donna con l’aiuto del Servizio di Salute Mentale dell’Azienda Usl 7 di Siena e un accordo con la Prefettura e le forze dell’ordine al fine di garantire l’incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini. A loro – chiudono il sindaco e l’assessore – rinnoviamo la vicinanza e la condivisione delle forti preoccupazioni espresse e confermiamo l’impegno a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità affinchè possano tornare a vivere serenamente nel proprio quartiere”.
“Conosciamo già da tempo le preoccupazioni espresse dai cittadini di Ponte a Bozzone. Per questo stiamo cercando una soluzione efficace e coordinata con gli operatori Usl e con l’autorità giudiziaria, per scongiurare il verificarsi di fatti molto più gravi di quelli registrati fino ad oggi. In questi mesi ci siamo fatti carico dei timori dei cittadini, sollecitando più volte le autorità competenti a partire dall’Azienda Usl locale, che ha in cura la donna per una grave patologia di natura psichica. Nonostante questo, preoccupati dell’accrescersi delle aggressioni da lei messe in atto, stiamo lavorando a un’azione coordinata che permetta una soluzione in due direzioni: un più puntale percorso di cura della donna con l’aiuto del Servizio di Salute Mentale dell’Azienda Usl 7 di Siena e un accordo con la Prefettura e le forze dell’ordine al fine di garantire l’incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini. A loro – chiudono il sindaco e l’assessore – rinnoviamo la vicinanza e la condivisione delle forti preoccupazioni espresse e confermiamo l’impegno a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità affinchè possano tornare a vivere serenamente nel proprio quartiere”.