Abbondano esperti tecnici ed insigni economisti...

Più che sulla Banca la mia attenzione e, se volete, la mia curiosità si è posata sulla Fondazione MPS e mi sono posto alcune semplici domande per capire meglio, dopo tutte le chiacchiere e l’agone mediatico, lo scenario attuale dell’Istituto da cui dipendono, si dice, buona parte dei destini della nostra città.
Prima domanda: Per quale funzione fu costituita la Fondazione? Basta leggere l’articolo 3 dello Statuto per capirlo bene! La Fondazione MPS fu costituita per perseguire fini di utilità sociale ad ampio raggio e sviluppo economico del territorio di Siena e delle sue Istituzioni.
Seconda domanda: La Fondazione è stata capace di assolvere i compiti istituzionali previsti? Se si esaminano sotto il profilo quantitativo le erogazioni dalla sua costituzione (1996) all’anno 2010 sembrerebbe di si, perché la città ha ricevuto, nel suo complesso, 1300 milioni di euro, pari all’85% del totale erogato in 15 anni (1975 milioni di euro).
Terza domanda: Di tutti i danari erogati dalla Fondazione chi ne ha beneficiato? Tante risorse sono state destinate al Comune di Siena, alla Provincia, all’Università (ad esempio nel 2001 su 114 milioni di erogazioni sono stati assegnati oltre 33 milioni al solo Comune di Siena, alla Provincia poco più di 28 milioni, all’Università di Siena più di 9 milioni di euro), ma anche alle associazioni di volontariato (93 milioni di euro in quindici anni) ed all’Azienda ospedaliera (oltre 2 milioni di euro nel 2010).
Quarta domanda: Tutte queste risorse hanno comportato benefici collettivi? La massima parte delle stesse hanno risposto a bisogni immediati, ma salvo che per rarissimi casi, non sono state utilizzate per generare miglioramenti stabili ed investimenti che potessero mettere la collettività senese al riparo da eventi negativi.
Quinta domanda: Potrà la Fondazione MPS svolgere ancora la sua funzione statutaria? Poiché le erogazioni sono direttamente proporzionali alla redditività del titolo azionario MPS nonché alla rendita del restante patrimonio mobiliare ed immobiliare, ritengo che ciò sia difficilmente raggiungibile (il patrimonio al 31.12.2011 risulta essere di 1331 milioni di euro rispetto ai 5407 milioni del precedente anno. Il disavanzo utili nel 2011 risulta di 331,74 milioni e quello del 2010 128,4).
Sesta ed ultima domanda: Cosa la città potrebbe e dovrebbe fare per riportare la Fondazione ad essere utile al territorio nel medio-lungo termine? Non è facile individuare la cura perfetta per il malato, ma dati gli esiti della gestione che sono sotto gli occhi di tutti, possiamo avanzare qualche proposta. In primo luogo lo Statuto della Fondazione necessita di una semplificazione e della riduzione degli organi di gestione e dell’apparato amministrativo. E ‘ indifferibile ed urgente provvedere ad un diverso sistema di scelta delle cariche che abbia come unico riferimento capacità e professionalità e la ‘totale’ estraneità ai partiti. Necessaria appare, anche, una drastica riduzione della ‘busta paga’ dei nuovi nominati, che se estranei ai partiti, non avrebbero il ‘dovere’ di stornare a nessuno parte della retribuzione, come accaduto fino ad ora per previsione statutaria di alcuni partiti.
Rino Ricci – Movimento Civico Senese