Sulla sanità la Regione intende aggiungere al fondo nazionale 172 milioni di risorse proprie
FIRENZE. Il bilancio 2026 della Regione, al netto delle partite di giro che sono solo poste tecniche, vale 12,9 miliardi di euro. “Con questa manovra approvata dalla giunta e che dovrà essere discussa dal Consiglio regionale, dove probabilmente arriverà in aula il 17 e 18 dicembre – spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani – diamo continuità alle politiche intraprese nella legislatura appena conclusa ed avviamo nuovi interventi che fanno parte del programma di governo approvato dall’assemblea consiliare”. “Approvare la manovra entro al fine dell’anno ed evitare l’esercizio provvisorio– aggiunge – è interesse di tutti, soprattutto dei toscani: per garantire continuità nei servizi”.
La parte più rilevante delle risorse a disposizione fa capo, come sempre, alla spesa sanitaria, che nella previsioni sarà pari a 8 miliardi e 273 milioni ed incide per il 65 per cento sull’intero bilancio. “Vogliamo difendere la sanità pubblica e nessun toscano deve rimanere indietro – si sofferma il presidente -. Così, anche quest’anno, investiremo sulle politiche sanitarie risorse non solo che ci arrivano dal Governo attraverso la quota di Fondo sanitario nazionale che ci spetta, ma che non è sufficiente, ma aggiungeremo risorse del bilancio regionale”. Nello specifico si tratta di 172 milioni per il 2026. “Lo facciamo – sottolinea ancora il presidente – per non far arretrare ed anzi ulteriormente valorizzare qualità e quantità dei servizi resi sul territorio regionale. Confidiamo comunque che la spesa non superi i 172 milioni aggiuntivi”.
Addizionale Irpef e recupero evasione
L’addizionale Irpef? “Rimarrà invariata – risponde ai cronisti nel corso della conferenza stampa il presidente -. Se poi il Governo arrivasse a sciogliere il nodo del payback sui dispositivi medici potremmo diminuirla”. Nessun’altra imposta o tassa subirà aumenti.
Sul fronte fiscale l’elemento virtuoso è semmai costituito dal recupero dell’evasione: bollo auto in testa, a seguire Irap ed addizionale Irpef. La Regione sta consolidando il volume del gettito effettivamente incassato dall’attività di contrasto all’evasione fiscale, che si aggira attorno a 200 milioni l’anno con percentuali di recupero sul totale delle entrate tributarie di circa il 13,8 per cento che collocano la Toscana tra le Regioni con i migliori risultati.
Più risorse sul trasporto pubblico locale
Un altro capitolo di importante, che vale poco meno di settecento milioni nell’anno (698 per la precisione), è rappresentato dal trasporto pubblico locale su ferro, su gomma e su mare (quest’ultimo necessario a garantire i servizi di continuità territoriale con l’arcipelago toscano). Le risorse arrivano da uno specifico fondo nazionale e, in parte, di nuovo da risorse regionale proprie. “Sono di più dell’anno scorso e dell’anno precedente” evidenzia Giani.
Da Arti 23 milioni per il reddito di inserimento lavorativo
Trovati anche 23 milioni per sperimentare il reddito di cittadinanza toscano: più precisamente il reddito di inserimento lavorativo di cui potranno godere le persone che hanno perso il lavoro e rimangono ancora senza nuova occupazione una volta terminato ogni altro ammortizzatore sociale.
“La misura sarà finanziata senza tasse aggiuntive – evidenza il presidente -. A questi lavoratori, per un periodo che potrà oscillare da nove mesi ad un anno, garantiremo formazione professionale ed un assegno di 600-700 euro al mese”. “Le risorse a cui attingeremo per questa sperimentazione – prosegue Giani – sono quelle del patto per il lavoro firmato a suo tempo con il ministro Orlando e nella disponibilità di Arti, l’agenzia regionale per l’impiego. L’intenzione è partire subito, dal 1 gennaio 2026. Tra un anno valuteremo l’effetto”.
Fondi europei cofinanziati dalla Regione
Tra le risorse vincolati, pari complessivamente nel 2026 a circa 2,2 miliardi di euro, la parte prevalente è costituita dal fondo nazionale trasporti e sul fronte comunitario dal Feasr (il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e Fse+ (Fondo sociale europeo). Solo tra Fersr e Fse+ la Toscana nei sette anni dal 2021 al 2027 ha potuto complessivamente contare su 2 miliardi e 300 milioni di euro. Altri 749 milioni, cofinanziati da Ue e Italia, sono la dote quinquennale toscana del Feasr. La compartecipazione regionale sarà nel 2026 pari a circa 81 milioni.
“Le risorse del Fesr e Fse+ non si possono infatti attivare senza cofinanziamento e non sono dunque – commenta Giani – solo fondi europei ma tosco-europei. Grazie a questi continueremo ad esempio a garantire asili nido e libri gratis oppure programmi per la disabilità come Vita indipendente”.
Risorse libere e vincolate
Per le politiche attive di parte corrente la manovra di bilancio licenziata dalla giunta prevede complessivamente per il 2026 circa 1 miliardo e 500 milioni di euro, comprese le spese di funzionamento dell’ente. Sono le risorse libere con cui potranno essere finanziate le politiche nei vari settori.
In tre anni poco meno di un miliardo di investimenti
Gli investimenti, importanti per migliorare la qualità della vita e dei servizi ma anche come leva per lo sviluppo, il rilancio della crescita economica e dell’occupazione, varranno nel triennio 2026-2028 – per le sole risorse regionali e in aggiunta dunque ai finanziamenti statali, europei o, ad esempio, del Fondo di sviluppo e coesione – circa 920 milioni. La quota 2026 ammonta a circa 420 milioni. Interessano le politiche agricole, lo sviluppo economico, le politiche culturali e sportive, l’edilizia scolastica e l’istruzione, le infrastrutture viarie e di trasporto, le opere pubbliche, l’ambiente, l’energia, l’edilizia residenziale pubblica e la sostenibilità territoriale, la difesa del suolo, la protezione civile e le politiche sanitarie e sociali.
Il presidente, nella presentazione della manovra ai giornalisti in conferenza stampa, si sofferma sui 10 milioni di euro destinati alla Fi.Pi.Li e che “potranno essere utilizzati per l’allargamento del primo tratto da Firenze a Scandicci”, ricorda i 10 milioni di euro nel triennio destinati ai Comuni per l’impiantistica sportiva, il bando per i parcheggi da 1,5 milioni nel biennio capaci di attivare 12 milioni di investimenti, altri 10 milioni per la Toscana diffusa e programmi di rigenerazione urbana, 5 milioni ulteriori per il prolungamento della tranvia fiorentina fino a Sesto Fiorentino, 4,5 milioni per le città murate, 2,5 milioni per il restauro del teatro Manzoni a Pistoia e 4 milioni per il palazzetto dello sport a Carrara. La Regione ha riproposto, nel 2026, anche un finanziamento da 200 milioni per la Darsena Europa a Livorno.






