Gli Intronati e la lingua il titolo del convegno che si terrà il 4 dicembre nell’Aula 5C della sede di via dei Pispini 1 dell'Università per Stranieri di Siena
SIENA. Giovedì 4 dicembre alle ore 15,00 nell’Aula 5C della sede di via dei Pispini 1 dell’Università per Stranieri di Siena si terrà, sempre con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’ultimo dei convegni organizzati per il Cinquecentenario dell’Accademia Senese degli Intronati, Gli Intronati e la lingua. Presiederà Paolo D’Achille, Presidente dell’Accademia della Crusca; dopo il saluto del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Giuseppe Marrani e l’introduzione dell’Archintronato Roberto Barzanti, interverranno Nicoletta Maraschio, Margherita Quaglino, Carlo Caruso, Luca D’Onghia, Giada Mattarucco ed Enzo Mecacci.
Il rapporto fra l’Accademia degli Intronati e la formazione della lingua italiana è strettissimo, non solo in considerazione del fatto che le principali attività che hanno caratterizzato nei secoli la vita dell’Accademia si sono svolte nell’ambito della letteratura, sia nella prosa, sia nella poesia, sia nella scrittura teatrale, ma anche perché fra gli Intronati ci sono stati teorici della lingua, come Claudio Tolomei, che si segnalò per aver per primo riformato l’ortografia italiana nel dialogo Il Polito e con Il Cesano sostenne la tesi della toscanità della lingua, Scipione Bargagli, che scrisse Il Turamino ovvero del parlare e dello scrivere Sanese, e Girolamo Gigli, che con il suo Vocabolario cateriniano sosteneva il primato della lingua senese sulla fiorentina, con il risultato che il Vocabolario venne fatto bruciare sulla pubblica piazza della Crusca.






