Protagonista la carne del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. L’evento si svolgerà martedì 2 dicembre nella suggestiva location di Villa Ermellina a Siena
Andrea Petrini, direttore Consorzio Vitellone Bianco Appennino Centrale IGP_HD SIENA. Il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP sarà protagonista della quarta edizione del Trial Tartare. Martedì 2 dicembre, nell’elegante location di Villa Ermellina (ex Hotel Garden) a Siena, la carne del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP sarà al centro della competizione organizzata dalla sezione Toscana Felix Terre Senesi e Aretine dell’AMIRA, l’associazione che riunisce i maggiori maître d’hotel e professionisti della ristorazione in Italia e all’estero. La giornata sarà rivolta ai giovani studenti delle scuole alberghiere, impegnati in quattro prove pensate per mettere in evidenza le qualità dell’intero settore dell’accoglienza: dalla cucina al maître, fino al servizio in sala.
La competizione, che negli anni si è affermata come uno degli appuntamenti più attesi per gli studenti degli istituti alberghieri, mira a valorizzare il servizio di sala e premiare le competenze delle nuove generazioni. Nel 2025 compirà un passo decisivo: per la prima volta, infatti, l’evento si aprirà alla partecipazione delle scuole provenienti da tutto il territorio nazionale, dopo le prime edizioni riservate esclusivamente alla Toscana.
“Siamo orgogliosi – commenta Andrea Petrini, direttore del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP – di partecipare alla quarta edizione del Trial Tartare. Da anni il Consorzio pone un’attenzione particolare nella crescita e nella valorizzazione delle giovani promesse del settore della ristorazione e dell’accoglienza. Crediamo che la qualità di un prodotto non possa essere davvero compresa se non in collaborazione con i professionisti chiamati ogni giorno a valorizzarlo. Per costruire un futuro in cui qualità, sostenibilità e tutela dei prodotti a marchio IGP siano sempre più centrali nelle scelte delle persone, dobbiamo partire dalla formazione di chi, più di tutti, sarà chiamato a rappresentare questo futuro”.
Il Trial Tartare prevede una prima prova dedicata all’esecuzione di un piatto di tartare di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, che ogni partecipante elaborerà liberamente secondo gusto, creatività e competenze personali. L’obiettivo è misurare precisione, manualità, equilibrio degli ingredienti e capacità di presentazione: caratteristiche fondamentali nel servizio di sala di alto livello.
La seconda prova richiede la capacità di scegliere il bicchiere più appropriato per servire un vino proposto da un maître-sommelier dell’associazione. Non si tratta solo di individuare lo strumento tecnicamente corretto, ma di dimostrare una reale consapevolezza del servizio, della valorizzazione del prodotto e delle sue caratteristiche organolettiche.
Infine, la terza prova consisterà nella compilazione di una scheda a quiz dedicata al servizio di sala e all’enogastronomia: un modo per integrare la dimensione pratica con quella teorica e verificare la preparazione complessiva degli studenti, in un settore in cui la conoscenza approfondita è imprescindibile quanto l’abilità operativa.






