GENOA, ITALY - NOVEMBER 22: Cus Siena get awarded by Antonella Gualandri, vice president of Italian Rugby Federation, Paolo Vaccari, vice president of Italian Rugby Federation, and Andrea Duodo, chairman of Italian Rugby Federation, during the Quilter Nation Series 2025 match Italy v Chile official ceremony at Palazzo Interiano Pallavicino on November 22, 2025 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda - Federugby/Federugby via Getty Images) SIENA. Il CUS Siena è stato ufficialmente celebrato per i suoi 90 anni di attività all’interno della Federazione Italiana Rugby in occasione del test match Italia–Cile a Genova. La consegna dei “cap” celebrativi è avvenuta prima del Committee Lunch ospitato nelle sale storiche di Palazzo Interiano Pallavicino, dimora messa a disposizione dal principe Domenico Antonio Pallavicino: una cornice di grande prestigio che ha dato tono e solennità alla cerimonia della FIR.
A ritirare il riconoscimento è stato Antonio Cinotti, una delle figure di riferimento del movimento ovale senese: storico dirigente della sezione rugby del CUS Siena, di cui è vicepresidente, da venticinque anni al servizio del club dopo l’esperienza in campo da giocatore. Il momento della premiazione ha regalato un’emozione particolare: quando il CUS Siena – chiamato per ultimo, dopo società blasonate e dal palmarès prestigioso come Rugby Rovigo, Fiamme Oro, Rugby Benevento, Mogliano Veneto Rugby – è salito sul palco, la sala ha accompagnato la consegna con un applauso caldo e prolungato. Una volta ricevuto il Cap dal presidente Federale Andrea Duodo, Cinotti è stato abbracciato sul palco da Paolo Vaccari, vicepresidente vicario federale e grande amico del movimento ovale senese: un gesto semplice che ha riassunto legami, rispetto reciproco e continuità di valori. Per i senesi, l’orgoglio composto di chi si sente “una piccola cenerentola” accolta tra le grandi, senza complessi e con la fierezza della propria storia fatta di ripartenze e sacrifici.
Nella serata, prima del calcio d’inizio allo stadio “Ferraris”, i rappresentanti dei club premiati hanno vissuto l’esperienza degli inni a bordocampo, cantati a gran voce indossando il loro Cap di fronte agli Azzurri schierati. In tribuna, un nutrito gruppo di rugbisti senesi ha colorato la giornata di appartenenza; la partita, con una Nazionale largamente rimaneggiata, si è chiusa con la vittoria dell’Italia su un buon Cile.
Il riconoscimento cade in un anno simbolico: a Siena la palla ovale cominciò a rimbalzare nel 1934, quando la squadra universitaria debuttò ufficialmente. In quel primo gruppo figurava anche un giovane Giuseppe Cinotti, fratello del nonno di Antonio: una traccia familiare che attraversa quasi un secolo di rugby cittadino e che dà alla targa dei 90 anni un sapore di memoria condivisa, passaggio di testimone e responsabilità verso i più giovani.
Per il presente, il CUS Siena guarda già al campo. Il Banca Centro CUS Siena tornerà a giocare sabato prossimo in trasferta a Olbia: la più impegnativa, sul piano logistico, dell’intera stagione. La domenica successiva, salvo imprevisti, è atteso il tanto desiderato rientro a Siena al “Tommaso Rizzi” per l’esordio casalingo contro i Lions Alto Lazio, avversario di rango. Il movimento ovale cittadino sta lavorando per risolvere le ultime criticità operative legate al rientro “a casa”, atteso dalla comunità rugbistica senese sin dal giugno 2023.
Novant’anni dopo, una nuova ripartenza ma l’identità resta la stessa: formazione, comunità, umiltà ambiziosa. Con un applauso che da Genova è rimbalzato fino a Siena, a ricordare che la storia del CUS Siena Rugby non è un album da sfogliare, ma una rotta da seguire.






