SIENA.Da Patto del Nord riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo aver letto l’articolo de La Nazione sulla neuropsichiatria infantile della Valdelsa ridotta a una sola dottoressa, noi del Patto del Nord ci uniamo alla preoccupazione dei genitori – e aggiungiamo una domanda semplice semplice: ma in Regione Toscana, oltre a nominare l’assessore alla felicità, qualcuno si occupa anche della sanità?
Perché, sia chiaro, noi siamo felicissimi che la Toscana voglia misurare il livello di gioia dei cittadini… ma magari prima bisognerebbe assicurarsi che i bambini abbiano un medico a cui rivolgersi, no?
La situazione descritta nell’articolo parla da sola: famiglie lasciate in attesa, servizi che si assottigliano, una professionista caricata di un lavoro impossibile. Una sola dottoressa a reggere un intero territorio. È un po’ come se il motto ufficiale fosse diventato: “Ridurre il personale per aumentare la felicità. La nostra.”
Dal Patto del Nord non possiamo che auspicare che la Regione Toscana applichi il suo assessorato alla felicità… ai propri cittadini, non solo alle conferenze stampa.
Perché tra un sorriso istituzionale e l’altro, qui c’è gente – bambini e famiglie – che non ha bisogno di felicità proclamata, ma di servizi reali che funzionano.
In attesa che arrivino risposte concrete, ci permettiamo di suggerire alla Regione un aggiornamento del suo assessorato: “Assessorato alla Felicità… dei dirigenti regionali”
Almeno così sarebbe più chiaro.






