Ieri, 20 novembre, la presentazione e inaugurazione nel giardino di via Carducci alla presenza dell’artista, di Mixed Media, dell’amministrazione comunale
POGGIBONSI. Nel giardino di via Giosuè Carducci torna a respirare la parola Pace. Un segno che si era consumato negli anni e che oggi rinasce, ancora una volta, grazie allo sguardo di Paolo Capezzuoli, in arte Zero-T, artista poggibonsese capace di portare nel mondo la sua visione e di riportarla, con gratitudine, alla sua città.
E’ stata inaugurata e presentata oggi, 20 novembre, la nuova opera di street art sostenuta dall’Amministrazione e realizzata da Mixed Media in collaborazione con la Biblioteca comunale Gaetano Pieraccini nell’ambito della rassegna Benessere. “In un luogo di cultura e di incontro come questo – ha sottolineato la sindaca Susanna Cenni – per noi è stato importante rinnovare questo messaggio di Pace attraverso l’arte del nostro concittadino, che ringrazio. Un ulteriore arricchimento per la nostra città e un percorso che intendiamo proseguire. Grazie a Mixed Media che ci ha accompagnato in questo progetto”.
“Un’opera in continuità con quella già realizzata da Paolo Capezzuoli, che il tempo aveva, naturalmente, sgretolato e che noi abbiamo voluto ripristinare – ha detto l’assessora alla cultura Elisa Tozzetti – Perché crediamo nell’impegno per la Pace e crediamo la Pace, in maniera ostinata, vada costruita ogni giorno anche con il linguaggio della cultura e dell’arte”.
“Questo murale è l’ultimo di un percorso avviato negli anni e che è cresciuto nel tempo – ha ricordato Matteo Ceccherini, di Mixed Media – Di questo ringraziamo anche l’ex assessore Nicola Berti che ha avviato questo tipo di iniziative che hanno portato opere ma anche una forte sensibilità da parte dei cittadini e delle cittadine nei confronti di questo linguaggio artistico”.
E’ stato lo stesso artista Zero-T ad entrare nel merito dell’opera.
Un’opera che invita a fermarci un momento, a guardare, a riconoscere la forza e delicatezza di una parola che non smette mai di chiedere cura. Un promemoria gentile per tutta la comunità: la pace comincia da un gesto, da uno sguardo che sceglie di incontrare l’altro.






