L’appuntamento è per sabato 22 novembre con un monologo, prodotto dalla Compagnia di Umberto Orsini, che vede in scena la figura tragicomica di un balbuziente
POGGIBONSI. Al Teatro Politeama torna una vecchia conoscenza, un attore che gli spettatori affezionati hanno già avuto modo di incontrare e apprezzare in Pasticceri, goloso appuntamento del Teatro Gourmet, con Roberto Abbiati, e nel monologo Sistema Nervoso. Stavolta Leonardo Capuano porta sul palco poggibonsese, sabato 22 novembre, ore 21, in Sala Set, “Elettrocardiodramma”, anche questo un monologo di cui è autore, che vede in scena una figura tragicomica, un uomo, che sembrerebbe solo ma non lo è. L’uomo infatti parla, tra l’altro balbettando, con chi gli fa compagnia da sempre, figure concrete, come quattro fratelli, la madre, la donna amata, che vivono con lui e parlano attraverso lui. Prendono la parola, agiscono e dialogano, cercando di risolvere le problematiche della vita di tutti i giorni a modo loro. Elettrocardiodramma sembra un errore, ma in realtà rivela una piccola verità, una paura latente, o un punto di vista comico e sorprendente.
Il personaggio in scena è solo, seduto al tavolo in un posto indefinito. Potrebbe essere associato ad una sorta di spazio dove si può trascorrere del tempo a pensare. Ha come peculiarità naturale e inconsapevole quella di muoversi in situazioni del tutto fantastiche e immaginarie. Queste situazioni immaginate le rappresenta come se fossero reali e concrete. La sua effettiva solitudine lo induce a rappresentare non soltanto se stesso, ma tutti i personaggi che agiscono, abitano e parlano in quella precisa situazione, dando a ognuno un particolare fisico, una voce e delle attitudini molto precise, identiche a quelle stesse facce e a quelle stesse voci che appaiono e abitano nella sua fantasia. In poche parole questa è la sua condizione quotidiana, inconsapevole, ma del tutto normale. Il balbuziente non può fare che questo. Le presenze con le quali ha a che fare vivono nella sua testa e parlano nella sua testa ; sono quelle con cui vive il suo tempo, i suoi giorni. A buona parte di queste situazioni immaginarie corrisponde una musica. Il suo tragico destino, che è quello di avere una gamba che gli si muove in modo incontrollato e incontrollabile a tempo di musica, lo costringerà a dover attraversare delle problematiche durante le sue rappresentazioni.
Leonardo Capuano, che da qualche anno lavora stabilmente con la Compagnia di Umberto Orsini, produttrice dello spettacolo, è portatore di un teatro rigoroso e accurato e di una visione personale della profondità dell’animo umano e delle sue contraddizioni. Ha lavorato anche, tra gli altri, con Renata Palminiello nello spettacolo “Due”, con la compagnia Lombardi-Tiezzi in “Gli uccelli di Aristofane”, con Alessandro Serra nel “Macbettu”.
Diplomato alla Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove, segue una lunghissima carriera nella quale si è rivelato al pubblico nei più importanti festival e teatri italiani nella duplice veste di attore e autore con vari monologhi. Conduce anche seminari sul lavoro dell’attore con un approccio legato alla fisicità del gesto e della voce.
“In questa sorta di vaneggiamento ondivago, costruito in realtà con rigore maniacale scrive Renato Palazzi, sul Sole 24 Ore – Capuano sfiora storie di ordinaria solitudine, coppie insicure, labili rapporti famigliari. Ma a colpire è soprattutto il suo incredibile lavoro interpretativo, una partitura di balbuzie, gesti nervosi, sguardi ammiccanti, mentre la voce evoca toni di pacato buon senso applicati ad argomenti del tutto dissennati. Sembra una figura di Thomas Bernhard”.
Elettrocardiodramma è parte della rassegna Fuori abbonamento della Stagione Teatrale del Politeama, e di Discipline(s), progetto multidisciplinare del teatro poggibonsese, finanziato dal Ministero della Cultura con il contributo del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo.
Info e biglietti su www.politeama.eu






