COLLE VAL D’ELSA. Il sindaco Piero Pii risponde sulla pagina del Comune di Colle alla nota del Pd
“Desidero intervenire rispetto al comunicato diffuso dal Partito Democratico, perché quando si parla di sicurezza – e quindi della serenità dei cittadini – serve precisione, non distorsione.
Primo punto.
Nel comunicato della Prefettura, reso pubblico ieri, vengono riportati in modo chiaro i contenuti della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Prefetto, dei vertici delle Forze dell’Ordine e del Sindaco di Colle. È lì, non in dichiarazioni “politiche”, che si ritrovano i riferimenti alle criticità emerse sul territorio, compreso il coinvolgimento in alcuni episodi di giovani di origine extracomunitaria.
Sono dati citati dal Prefetto e dalle Forze dell’Ordine, non costruzioni narrative dell’amministrazione comunale.
Chi vuole negare questo quadro si assuma la responsabilità di contraddire non il Sindaco, ma le istituzioni preposte alla sicurezza pubblica.
Secondo punto.
È necessario chiarire un elemento in modo netto, perché su questo non accetto ambiguità:
né il Sindaco, né alcun membro della Giunta ha mai creato alcuna relazione tra la presenza del Centro Culturale Islamico e fenomeni di criminalità in città.
Mai.
Anzi: fin dall’inizio della legislatura il rapporto tra il Centro Culturale Islamico e questa amministrazione si è sempre basato sul reciproco rispetto e sulla reciproca correttezza, e chiunque abbia partecipato ai tavoli culturali e sociali della città lo sa perfettamente.
In tutti i progetti culturali, nel dossier di candidatura e nei percorsi partecipativi, abbiamo sempre valorizzato il Centro Culturale Islamico come punto di forza della città, come luogo di dialogo, come testimonianza concreta della vocazione storica di Colle all’accoglienza e alla convivenza.
È il PD a introdurre un accostamento che non esiste. Non noi.
Terzo punto.
Sulla definizione del centro islamico, il PD costruisce una polemica inesistente. Le istituzioni lavorano su dati ufficiali e non sulle frasi riportate in modo approssimativo da terzi. Il tema, per il Comune, resta uno soltanto: garantire una corretta convivenza e una gestione ordinata degli spazi urbani. Punto.
Quarto punto.
Il PD cita la candidatura a Capitale Italiana della Cultura per suggerire contraddizioni che non esistono.
Il progetto culturale della città – che stiamo portando avanti con determinazione – non è messo in discussione da nessuno, e nessuno ha mai attribuito responsabilità al mondo religioso o associativo.
Ma la cultura non può essere usata come paravento per negare che, parallelamente, esistano criticità di sicurezza che i cittadini percepiscono e che le Forze dell’Ordine confermano.
Quinto punto.
Sulle risorse nazionali per la sicurezza, il PD fa un attacco al Governo che poco ha a che vedere con il Comune di Colle.
Io faccio il Sindaco.
Il mio compito è chiedere più strumenti e più controlli.
Ed è esattamente quello che sto facendo, come certifica la Prefettura:
– rafforzamento della videosorveglianza;
– intensificazione dei controlli;
– attenzione alle zone dove si registrano comportamenti problematici;
– illuminazione, fruizione degli spazi pubblici.
Questo è amministrare. Il resto è propaganda.
In conclusione il tema della sicurezza non è né di destra né di sinistra.
È un tema reale, che riguarda la vita quotidiana delle persone.
Il PD ha scelto di farne una polemica politica: è un suo diritto.
Io invece continuerò a lavorare con Prefettura, Carabinieri e Polizia per garantire ordine, tutela e convivenza civile a tutta la comunità colligiana.
Le istituzioni non negano i problemi: li affrontano.
Ed è quello che sto facendo.
Ringrazio il Prefetto e tutte le Forze dell’Ordine per la disponibilità, il dialogo costante e il lavoro quotidiano che svolgono a tutela della nostra comunità”.






