Emersa la carenza di professionisti per nefrologia, otorinolaringoiatria e dermatologia
SIENA. Si è svolto questa mattina, giovedì 13 novembre, a palazzo Berlinghieri un incontro fra l’assessore alla sanità del Comune di Siena, Giuseppe Giordano, e la direzione sanitaria dell’Asl Toscana sud-est (Asl Tse) in merito alle prestazioni erogate e ai tempi d’attesa nella sanità del territorio senese.
Dai dati è emerso che l’Asl Tse presenta complessivamente un’offerta più alta rispetto alle altre Aziende territoriali della regione (Asl Toscana centro e Asl Toscana nord-ovest), in termini di prestazioni pro capite, pur dovendo rincorrere un aumento sempre crescente della domanda. Da questo punto di vista, è emersa la necessità di continuare a lavorare sull’appropriatezza delle prescrizioni: grazie a una proficua interlocuzione con i medici del territorio, nel 2025 si è arrestato un trend costantemente in salita, a tratti in maniera incontrollata (con picchi del 30 per cento anno su anno), delle richieste di visite e diagnostica.
Il “Catchment index”, che confronta le prescrizioni dei medici con le prenotazioni in un determinato periodo, si aggira intorno al 70 per cento, con un dato di poco più alto sulla diagnostica e leggermente inferiore sulle visite.
“Il contenimento dei tempi di attesa sulla diagnostica – aggiunge l’assessore Giuseppe Giordano – è stato possibile anche grazie all’intervento del privato convenzionato, ma non accade la stessa cosa per le visite specialistiche. Un altro fronte su cui ragionare è come rendere più attrattiva per i professionisti privati la possibilità di supportare nelle visite specialistiche le strutture pubbliche, la cosiddetta medicina convenzionata. Sicuramente non è una strada in discesa per più aspetti, sia economici che organizzativi, ma potrebbe essere una strada da esplorare per la nuova giunta regionale che già da tempo si avvale del privato convenzionato. Resta ferma la necessità di mantenere pubblica ed efficace la sanità territoriale, e per questo occorrono sì risorse, che comunque saranno sempre limitate rispetto alle crescenti necessità, ma anche scelte organizzative e collaborazioni per efficientare il sistema’’.
Dal tavolo odierno è emersa, inoltre, la carenza di professionisti per alcune specialistiche, in particolare nefrologia, otorinolaringoiatria e dermatologia. Per quest’ultima l’Asl Tse non è riuscita fino a oggi ad assumere nuovi specialisti, pur avendo aumentato con bando l’offerta a novantuno ore settimanali.
“Occorre individuare soluzioni organizzative – afferma Giordano – che possano coinvolgere maggiormente nella sanità territoriale le attività dei giovani medici durante la frequenza delle scuole di specializzazione, offrendo nell’immediato concrete possibilità formative e nel futuro solide e appetibili prospettive occupazionali. La carenza di nefrologi potrebbe anche essere legata alla chiusura della Scuola di specializzazione in nefrologia avvenuta anni fa, per cui mi parrebbe importante programmare quanto necessario per riattivarla. L’Asl Tse, da parte sua, ha comunque prospettato un concorso ad hoc per reclutare nefrologi”.






