Il consigliere Cavalieri insoddisfatto per la risposta all’interrogazione. “Meno peso nell’organizzazione delle festività alla Pro Loco a favore di un privato: a farne le spese i commercianti locali”
COLLE DI VAL D’ELSA. Nella seduta del Consiglio comunale di Colle di Val d’Elsa, martedì 11 novembre, si è assistito a un dialogo tra il rappresentante del Partito Democratico Francesco Cavalieri e l’assessora al Turismo Carlotta Lettieri, che non ha chiarito i dubbi espressi dalla minoranza.
Si torna dunque a dibattere sulle manifestazioni natalizie colligiane, un aspetto su cui la nuova amministrazione sembra puntare molto per un rilancio della città.
Diversi i punti evidenziati nell’interrogazione. In primo luogo sono stati richiesti chiarimenti sull’evento del 22 e 23 novembre “Natale a Colle”, dal quale risultano esclusi diversi artigiani e ristoratori, con attività nei pressi di Piazza Arnolfo.
Cavalieri fa notare i limiti della dicitura Colle, già evidenziati dal centrosinistra con i gruppi Pd e Colle per Vannetti Sindaco. La pubblicità dell’evento apparsa su alcuni social network ha suscitato infatti una lunga serie di commenti, tutti dello stesso tenore: “dove vi trovate esattamente?”, “ma dov’è Colle?”, “di quale città stiamo parlando?”. 
In merito all’esclusione di alcune attività dall’evento, Lettieri ha precisato che quello di Natale a Colle è un unico fine settimana gestito in autonomia dalla società Equilibrio, che cura già altri eventi come Bada che Gota e Colluppolo, e che ci sono altri appuntamenti a cui poter partecipare.
“Lo stesso problema infatti si è presentato anche con Colluppolo – fa presente Cavalieri – a cui non ha partecipato nessuna ditta colligiana, eccetto Poldo. E questo è un dato. Quindi il Comune dà il patrocinio a un evento e poi se ne lava le mani, senza verificare se vengono rispettate le linee stabilite dall’amministrazione… Vedo poi che il ruolo della Pro Loco quest’anno è molto ridimensionato. Ci sono problemi tra l’associazione e l’amministrazione? Nel caso pare che a farne le spese siano proprio le attività colligiane”.
Riguardo alla gaffe del nome tronco, che continua a rappresentare un problema per l’immagine della città, l’assessora si è giustificata dicendo che nel corpo del post era specificato che si trattava di Colle di Val d’Elsa.
“Certo – sottolinea Cavalieri – perché il problema è stato segnalato e di conseguenza il post è stato cancellato, corretto e reinserito. Come hanno potuto vedere in molti”.
Un altro aspetto insolito evidenziato dal consigliere di centrosinistra è che la società che organizza il programma del Natale colligiano lo fa anche per Fiesole, entrambe città che si contendono il titolo a capitale della cultura 2028.
“Una coincidenza veramente unica – ha detto Cavalieri – considerato il numero dei Comuni toscani”.
Come non ricordare il comunicato di Fratelli d’Italia diffuso prima delle regionali, che avvisava i colligiani del pericolo di uscire dai giochi per la Capitale nel caso avessero riconfermato la giunta Pd, evidentemente (a parere di FdI) schierata con Fiesole. Mentre una vittoria del centrodestra avrebbe garantito a Colle di Val d’Elsa le spinte necessarie per conquistare il titolo.
Una boutade politica pre elettorale, certo, ma che alla luce della notizia della gestione comune degli eventi natalizi da parte della stessa società, assume un significato piuttosto particolare.
La discussione si è chiusa con l’assessora che ha invitato l’opposizione a non criticare e a non giudicare gli eventi a scatola chiusa e il consigliere che ha precisato di non aver mosso critiche né giudizi, ma di aver solo chiesto spiegazioni su un evento.
Francesco Cavalieri si è dichiarato insoddisfatto. Tanto più che anche stavolta la richiesta di una previsione di spesa per gli eventi natalizi (per quanto la stampa locale abbia già parlato di un preventivo di 92mila euro) è stata abilmente dribblata dall’assessora.






