La consegna del premio il 16 novembre a San Giovanni d'Asso. A ritirarlo la presidente Minoli
SAN GIOVANNI D’ASSO – MONTALCINO. Anche quest’anno, nel Castello di San Giovanni d’Asso, nell’ultimo fine settimana della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, verrà attribuito il premio internazionale ‘Un Tartufo per la Pace’.
Il premio viene conferito a organizzazioni o personaggi che si sono distinti per l’impegno nella difesa dei diritti fondamentali delle persone. Quest’anno il riconoscimento va alla Fondazione Una Nessuna Centomila per il costante impegno nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne e a ricevere il premio sarà la presidente e fondatrice Giulia Minoli.
Il tartufo è un prodotto spontaneo della terra, un ‘dono’ che può esistere soltanto in un ambiente puro e inviolato e che solo l’essere vivente, con il suo impegno e amore per l’ambiente, lo può curare e custodire insieme alla clemenza del tempo. L’analogia ideale tra le pratiche rurali, i modi di agire puri e la costante difesa dei valori fondamentali rappresenta il cuore simbolico del premio, che nasce proprio da questa visione: riconoscere e valorizzare l’impegno autentico di chi opera con coerenza, rispetto e dedizione. In questo contesto, il riconoscimento si inserisce come un tributo al lavoro svolto dalla Fondazione, alla forza delle personalità che la animano e al valore delle azioni che ne incarnano la missione. È un omaggio alla capacità di coniugare radici e futuro, etica e operosità — elementi che trovano corrispondenza tanto nelle pratiche rurali quanto nei percorsi umani e professionali ispirati alla giustizia e alla solidarietà.
In particolare, il premio vuole rendere omaggio a Giulia Minoli e alla Fondazione Una nessuna centomila, la prima fondazione che sostiene i Centri Antiviolenza e promuove la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, attraverso l’attivazione del mondo della musica, televisione, cinema e la cittadinanza tutta su un profondo cambiamento culturale che passa anche dall’educazione all’affettività nelle scuole.
Così, il premio diventa non solo un riconoscimento, ma anche un simbolo di continuità tra passato e presente, tra la purezza dei gesti quotidiani legati alla terra e l’impegno contemporaneo per la difesa dei diritti universali.
“Il conferimento di questo premio è per noi motivo di grande significato, poiché rappresenta il riconoscimento dell’impegno e della dedizione che la Fondazione mette nella difesa dei diritti delle donne e nella lotta per la giustizia. Siamo onorati di poter conferire questo premio alla presidente Giulia Minoli sia per il suo impegno costante nella lotta contro la violenza di genere, ma allo stesso tempo vogliamo che faccia anche da stimolo a continuare a lavorare per il bene comune e per la difesa dei diritti fondamentali delle persone” – commenta il vice sindaco di Montalcino Angelo Braconi
“Ricevere il Tartufo per la Pace è per noi una grande gioia perché questo premio nasce da un’idea di cura, di autenticità e di responsabilità che sentiamo nostra. La violenza contro le donne è una ferita che riguarda l’intera comunità, e solo un cambiamento culturale condiviso può generare diritti e opportunità per tutte. Ringrazio il Comune di Montalcino e l’organizzazione della Mostra Mercato del Tartufo per aver scelto di riconoscere questo impegno: è un gesto che parla di alleanza e di futuro, di radici che incontrano il desiderio di un mondo più giusto soprattutto per le nuove generazioni. Lo accogliamo con gratitudine e come stimolo a continuare a costruire, insieme, una cultura della non violenza.” – dice Giulia Minoli, Presidente della Fondazione Una nessuna centomila
Giulia Minoli, ha lavorato al Teatro di San Carlo di Napoli, come responsabile dei progetti speciali, sezione “Educational”, e coordinatrice del Museo dell’archivio del teatro. Nel 2006 ha fondato CCO – Crisi Come Opportunità, un’organizzazione impegnata nel settore della comunicazione sociale, in percorsi didattici per studenti e giovani che vivono in realtà periferiche o in condizioni di disagio. Con essa ha sviluppato numerosi progetti all’estero, dando voce, attraverso laboratori di formazioni multimediali, ai ragazzi che vivono esperienze di emarginazione, dalle favelas brasiliane ai campi profughi libanesi. In Italia ha realizzato in cinque istituti penali per minorenni altrettanti laboratori quali presidi culturali permanenti che forniscono ai minori ristrette competenze tecniche e relazionali al fine di utilizzare la musica e il teatro come strumenti per raccontare storie.
È produttrice di documentari e coautrice degli spettacoli teatrali “Dieci storie proprio così” e “Se dicessimo la verità” che hanno coinvolto 80.000 ragazzi negli ultimi dieci anni, nonché dello spettacolo “Donne come noi” su tematiche di genere. Dal 2019 al 2022 è stata vice presidente della Casa Internazionale delle Donne di Roma, luogo unico in Italia, dove da decenni si coniugano la politica di genere, la promozione dei diritti, della cultura, delle politiche e delle esperienze prodotte dalle donne e per le donne. Nel 2022 costituisce la Fondazione Fondazione Una Nessuna Centomila di cui è Presidente e dal 2025 Membro del consiglio di Amministrazione di Assifero – Associazione Italiana Fondazioni e Enti Filantropici.






