Cravos chiede la gestione pubblica e diretta di mense e residenze
SIENA. La nota di Cravos sulla sospensione del PPP.
“Durante l’ultimo incontro con i vertici del DSU Toscana ci è stato comunicato che il progetto di Partenariato Pubblico Privato (PPP) è stato sospeso. Da due anni circolava infatti l’ipotesi di affidare a soggetti privati la gestione di 11 residenze universitarie del DSU, per un totale di oltre 1600 posti letto in tutta la regione.
Fin dall’annuncio del PPP ci siamo mobilitati con incontri, assemblee e manifestazioni, per contrastare quello che sarebbe stato uno dei più gravi attacchi al sistema pubblico del diritto allo studio in Toscana, promosso dalla giunta regionale a guida PD. Nei giorni scorsi abbiamo finalmente ricevuto la notizia che il progetto è stato sospeso.
Nonostante questa vittoria, la tendenza alla privatizzazione dei servizi è una costante da decenni, portata avanti da governi di centrodestra e centrosinistra. Oggi la maggior parte delle mense universitarie in Toscana è gestita tramite appalti, spesso caratterizzati da offerte al ribasso e da gare che sollevano più di una perplessità. Anche alcuni servizi interni alle residenze, come le portinerie, non sono più gestiti direttamente dal DSU, ma affidati a società esterne.
Le conseguenze dell’esternalizzazione sono già evidenti: i lavoratori in appalto hanno salari più bassi, meno diritti e tutele rispetto al personale del DSU, e questo si traduce anche in un peggioramento della qualità dei servizi per gli studenti.
In questo momento in Italia, le multinazionali degli studentati stanno vivendo una fase di espansione senza precedenti, favorita anche dal vergognoso finanziamento pubblico da 1.2 miliardi di euro destinato esclusivamente ai privati dai governi Draghi e Meloni. Le multinazionali offrono posti letto a prezzi esorbitanti, accessibili solo a pochi, e la loro speculazione contribuisce a far salire il costo degli affitti per l’intera cittadinanza.
Mentre alle multinazionali vengono garantiti fondi pubblici e profitti, gli enti per il diritto allo studio continuano a essere sottofinanziati, con studenti idonei che non ricevono la borsa, servizi ridotti e un numero di posti letto insufficiente.
Noi continuiamo a chiedere la gestione pubblica e diretta di mense e residenze, unica strada per sottrarre il diritto allo studio alla speculazione. Questo è possibile solo se Stato e Regione aumentano i finanziamenti al DSU Toscana, permettendogli di assumere personale e programmare gli interventi necessari per migliorare la qualità dei servizi.
Per difendere il diritto allo studio serve la partecipazione di tutte e tutti. Ci incontriamo ogni lunedì alle 20:30 a:
• Siena, via Sant’Agata 24
• Firenze, Biblioteca di Lettere, Piazza Brunelleschi 4”.






