Lo strumento è stato consegnato da Stosa Cucine alla presenza del direttore generale Asl Tse Torre
ABBADIA SAN SALVATORE. Un nuovo ecografo multidisciplinare è stato donato oggi, 6 novembre, all’Ospedale di Abbadia San Salvatore da Stosa Cucine. Lo strumento, completo di licenze, monitor e stampante, sarà utilizzato in diversi ambiti clinici dell’ospedale: in particolare per l’attività cardiologica e di chirurgia vascolare (ecocolordoppler), ma anche per la Chirurgia Generale, la Medicina Interna e, all’occorrenza, la Radiologia. Si tratta di una tecnologia avanzata che consentirà di potenziare la capacità diagnostica e di migliorare la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini.
Alla cerimonia di consegna ha partecipato Maurizio Sani, presidente del Consiglio di amministrazione di Stosa Cucine, insieme alla rappresentanza aziendale. Per l’Azienda USL Toscana sud est erano presenti il direttore generale Marco Torre, la direttrice sanitaria Barbara Innocenti e la direttrice facente funzione dell’Ospedale di Abbadia San Salvatore Barbara Bianconi.
«La sensibilità e generosità dimostrata da Stosa cucine nei nostri confronti, oltre a fornirci un aiuto concreto, – commenta il direttore generale Asl Tse Torre, – rappresentano per noi una testimonianza importante che ci dà ulteriore forza per continuare ad essere presidio di cura per l’Amiata senese».
«Ogni nostra scelta nasce da una visione che unisce impresa e responsabilità, – afferma il presidente di Stosa Cucine Maurizio Sani. – Crediamo che il successo abbia senso solo se genera benessere condiviso».
«Ringrazio Stosa Cucine per la donazione ricevuta oggi, che sarà di estrema utilità per tutto l’ospedale, – dice la direttrice facente funzione dell’Ospedale di Abbadia San Salvatore Bianconi. -. È un ecografo di ultimissima generazione, e il valore aggiunto è la dotazione di diverse sonde che consentono un uso multidisciplinare dell’ecografo stesso, che in questo modo può essere messo a servizio di tutti i professionisti. La donazione dimostra la vicinanza di Stosa Cucine alla nostra realtà ospedaliera».









