Appuntamento il 30 ottobre la band che fu di Demetrio Stratos, progetto portato avanti da Patrizio Fariselli, uno dei fondatori del gruppo di avanguardia degli anni ‘70
POGGIBONSI. Cinque eventi musicali e un inizio col botto. Dal 30 ottobre al 7 dicembre il Teatro Politeama di Poggibonsi ospiterà la rassegna Discipline(s) Music Club, il cartellone di musica contemporanea (finanziato dal Ministero della Cultura con il Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo) diventato ormai una vera tradizione per gli appassionati.
Il primo evento, giovedì 30 ottobre, alle 21 in Sala Minore, è con gli Area, il gruppo che porta avanti il lavoro di ricerca musicale iniziato negli anni ‘70 dalla band dell’indimenticato Demetrio Stratos.
Appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica di avanguardia, “Area open project” vede Patrizio Fariselli, componente del gruppo fin dalla sua nascita negli anni ‘70, al pianoforte e alle tastiere, oltre che alla direzione musicale, Claudia Tellini, con la sua voce dalle ricche sfumature soul e blues, Marco Micheli, al basso elettrico e al contrabbasso, Walter Paoli alla batteria e Stefano Fariselli al sax soprano, ai flauti, al clarinetto basso e all’Ewi.
“Area Open Project” unisce musicisti di grandissimo livello nell’esplorazione di nuovi linguaggi, nella riscoperta e nell’elaborazione del repertorio storico degli Area. Pietre miliari come Luglio, Agosto, Settembre (nero), Cometa Rossa o L’elefante Bianco si affiancano così a materiali di nuova composizione, in un concerto di grande energia. Una formazione, quella odierna, in cui l’eredità degli Area torna a brillare arricchita dalla vena compositiva di Patrizio Fariselli. A partire dal 6 aprile 2023, in occasione del concerto commemorativo della CRAMPS Records al Teatro Lirico-Giorgio Gaber di Milano, Patrizio Fariselli e gli Area Open Project eseguono dal vivo integralmente Arbeit Macht Frei, il primo disco degli Area, nel cinquantenario della sua pubblicazione (1973–2023). Gli Area, International Popular Group, fondati da Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Eddy Busnello, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Patrick Djivas, crearono e suonarono questi brani complessi e suggestivi dal 1972 sino all’inizio del 1974. Successivamente, con l’uscita di Busnello e Djivas dal gruppo e l’ingresso di Ares Tavolazzi, si dedicarono al nuovo materiale di Caution Radiation Area abbandonando il precedente repertorio e in parte il “sound” dei primordi. Solo il brano Luglio, agosto, settembre (nero) è tuttora eseguito dagli Area Open Project oltre che essere oggetto di cover e riarrangiamenti da parte di numerosi altri musicisti.
Nessuno invece ha più avuto modo di ascoltare in concerto Consapevolezza, 240 Km da Smirne, Le labbra del tempo, Arbeit Macht Frei e L’abbattimento dello Zeppelin.
Patrizio Fariselli oltre ad aver curato l’arrangiamento e l’orchestrazione di tutti e sei i pezzi che compongono Arbeit Macht Frei, ha recuperato anche alcune parti inedite che il gruppo eseguiva in concerto e mai apparse su disco.
Domenica 2 novembre, alle 19, in Sala Set, ci sarà il musicista e scrittore Pier Adduce con il suo ultimo album solista “Dove vola la cicogna”. Per oltre vent’anni frontman e autore dei testi dei Guignol, storica formazione milanese, ha all’attivo una decina di album, due Ep, centinaia di concerti in Italia e all’estero e svariate collaborazioni con artisti della scena underground italiana e internazionale. Nel 2024 pubblica il secondo album solista, intitolato “Dove vola la cicogna” con la produzione di Luca Olivieri, e per La Chute Dischi/Audioglobe.
In apertura, la band valdelsana brianeVo con Ivo Grande voce e chitarra, Alice Guerrini al basso, Marco Mezzetti alla chitarra, Leonardo Berrettini alla batteria.
Domenica 16 novembre, alle 19, in Sala Set è la volta di Mali Blues, con Dimitri Grechi Espinoza ai sassofoni, Gabrio Baldacci alle chitarre elettriche, Andrea Beninati alla batteria e al violoncello.
Forti dell’esperienza del Dinamitri Jazz Folklore, che ha fatto delle radici africane del blues la propria cifra stilistica, due dei suoi elementi storici come Grechi Espinoza e Baldacci, aprono a territori desertici e ritmi circolari una proposta musicale che vede per la prima volta la collaborazione col polistrumentista Andrea Beninati al violoncello e alla batteria.
Domenica 30 novembre, alle 19, in Sala Set, OoopopoiooO. Più che un concerto una vera performance, che vede Valeria Sturba (voce, theremin, violino, elettronica, giocattoli) e Vincenzo Vasi (voce, theremin, basso, elettronica, giocattoli) offrire al pubblico un’esperienza di suoni e visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche e lasciarsi cullare da suoni impalpabili, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni. Oltre al theremin, strumento di cui sono considerati entrambi virtuosi e massimi esponenti, nel loro parco giochi sonoro si trova di tutto: violino, basso elettrico, tastierine, minisynth, giocattoli, pezzi di cartone, maiali di gomma, percussioni, rullanti, voci suggestive, voci suadenti, voci terrificanti. Il loro è un progetto trasversale, non inquadrabile in alcun genere.
Domenica 7 dicembre, alle 19, in Sala Set, Millelemmi. Francesco Morini, alias Millelemmi, voce, Alessandro Lanzoni al pianoforte, Edoardo Battaglia alla batteria. Morini e Lanzoni, dopo essersi incontrati sui palchi delle jam in giro per Firenze, si esibiscono in varie formazioni e contesti in varie zone d’Italia condividendo le esperienze di fusione fra i loro linguaggi primari: hip hop e jazz. Successivamente si aggiunge al trio il batterista Edoardo Battaglia. La passione in comune per l’elettronica e i sintetizzatori fornisce infine la veste scenografica a tutto l’insieme, in studio e sul palco.
Opening: Slowaxx Quartet. Riccardo Chiarucci sampler & synthesizers, Damiano Ferrandi keyboards, Luca Cecchi guitars, Giovanni Milani alto saxophone. Un ensemble che attraversa ambient, jazz e sperimentazione con raffinata sensibilità.
Info e biglietti: www.politeama.eu






