“Grazie agli elettori per il segnale forte a Giani e ai candidati del PD. Bezzini sia riconfermato alla Sanità”
SARTEANO. Si è riunita ieri sera alle Casa del Popolo di Sarteano l’assemblea degli iscritti e simpatizzanti del Pd di Sarteano per analizzare i dati relativi al voto regionale che ha portato alla riconferma di Eugenio Giani.
1006 sono stati i voti sarteanesi a supporto di Giani, pari al 55,61% dei votanti, di cui 643 quelli del PD che sale dal 35% del 2020 al 37% del 2025.
Nota di amarezza per l’affluenza. Rispetto a 5 anni fa l’affluenza è in calo anche a Sarteano (51,8%) ma comunque quasi 3 punti percentuali maggiore della media provinciale (49,07%) e 4 punti percentuali in più rispetto a quella Regionale (47,73%).
Importante il numero delle preferenze espresse ai candidati consiglieri del PD che, nonostante una minore partecipazione al voto, crescono: Simone Bezzini, capolista, passa dalle 242 preferenze del 2020 alle 301 del 2025; Elena Rosignoli da 122 a 171, Anna Paris da 18 a 56. 10 voti sono andati a Gabriele Berni, 7 a Tiziana Fregoli e 6 a Marcello Bonechi.
In totale a Sarteano sono state espresse per i candidati del PD 551 preferenze con un aumento del 25% rispetto alle 417 del 2020.
“Segno – commenta il segretario Mirco del Buono – di un lavoro di campagna elettorale impegnativo da parte di tutto il partito sarteanese che, nei tempi precedenti al voto ha dato vita a due incontri pubblici (sulla Palestina e sulle risorse intercettate dall’Amministrazione Comunale in Regione) e organizzato iniziative alla presenza dei candidati: Simone Bezzini, Elena Rosignoli, Anna Paris e Marcello Bonechi. Lavoro che è stato seguito e ripagato dalla fiducia dei sarteanesi che qui cogliamo l’occasione per ringraziare”.
L’assemblea ha infine espresso soddisfazione per l’elezione di Bezzini in consiglio con 12.656 preferenze e chiede con forza a Giani e al Partito Regionale la sua riconferma alla guida dell’assessorato alla Sanità.
“Simone – chiude la nota del circolo di Sarteano – ha guidato la Sanità per cinque anni, con dedizione e oculatezza, attraverso gli anni del Covid e mantenendo gli indicatori sulla qualità delle prestazioni sanitarie fra le più alte a livello nazionale. Cambiare strada significherebbe a nostro avviso rinnegare la qualità del lavoro svolto sulla sanità regionale e non rispettare la volontà dell’elettorato pd senese che, con il 42,02%, è il migliore fra i risultati delle 10 province Toscane”.






