Preoccupazione per le ripercussioni economiche derivate dalla prolungata chiusura

SIENA. Confindustria Toscana Sud esprime forte preoccupazione per le gravi ripercussioni economiche che la prolungata chiusura della Galleria “Le Chiavi” sulla Via Cassia sta causando alle aziende del territorio. I lavori di manutenzione e riqualificazione,
pur necessari, stanno subendo slittamenti nella riapertura, generando un disagio che è divenuto insostenibile per il tessuto produttivo locale.
La Via Cassia rappresenta un asse viario fondamentale per il traffico merci e per la mobilità dei lavoratori e dei clienti. La sua interruzione, con deviazione su una strada provinciale dissestata, interessata da movimenti franosi e non idonea al traffico di mezzi pesanti, si sta protraendo ben oltre le previsioni iniziali e sta comportando per le imprese un aumento significativo dei costi operativi, dovuti a percorsi alternativi più lunghi, maggiori consumi di carburante, tempi di consegna dilatati e, in molti casi, la perdita di opportunità commerciali nonché di personale qualificato.
“Comprendiamo la necessità di eseguire interventi volti a garantire la sicurezza delle infrastrutture viarie, e non è nostra intenzione muovere accuse all’operato di Anas –
dichiara Alessandro Tarquini, direttore di Confindustria Toscana Sud -. Tuttavia, la durata eccezionalmente estesa di questa interruzione sta mettendo in seria difficoltà le aziende, alcune delle quali rischiano di vedere compromessa la propria stabilità
economica.”
Confindustria Toscana Sud ritiene che in circostanze di così grave e prolungato disagio imputabile alla chiusura di un’arteria strategica, sia indispensabile un intervento
compensativo.
Per questo motivo, l’Associazione chiede con forza al Governo e alla Regione Toscana che vengano immediatamente valutate e attuate misure concrete per il
riconoscimento di indennizzi in favore delle aziende direttamente danneggiate dalla chiusura della Galleria “Le Chiavi”.
Un precedente analogo, in occasione della chiusura della E45 per il sequestro del viadotto Puleto, ha visto il riconoscimento da parte della Regione Toscana di forme di ristoro per le imprese coinvolte. Confindustria Toscana Sud ribadisce che anche in questo caso, è
necessario attivare un meccanismo di sostegno economico per tutelare la continuità operativa e la competitività del sistema imprenditoriale locale.
L’Associazione è pronta a collaborare con le istituzioni per identificare la platea delle aziende colpite e per definire i criteri per l’erogazione di questi indispensabili indennizzi.