Incontro su istituzioni, conflitti e percorsi di pace.

SIENA. In un momento storico segnato da tensioni internazionali, guerre protratte e diplomazie in affanno, il convegno “Si fa presto a dire Pace” intende riportare al centro del dibattito pubblico il valore della diplomazia come unico strumento efficace e duraturo per la risoluzione dei conflitti. Organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali (DISPI) dell’Università di Siena, l’incontro si terrà giovedì 16 ottobre alle ore 17 nella Sala Conferenze della sede universitaria Mattioli (via P.A. Mattioli 10) a Siena.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di riflettere sulle cause profonde delle guerre contemporanee, con particolare focus sul conflitto in Ucraina e sul processo di pace a Gaza, e sulla necessità di recuperare un approccio fondato sul dialogo, sul diritto internazionale e sull’iniziativa politica. Attraverso testimonianze e analisi di figure autorevoli del mondo politico, diplomatico, accademico e dell’informazione, il convegno offrirà un’occasione di confronto e consapevolezza sulle dinamiche che influenzano i processi di pace e la sicurezza a livello globale.
Interverranno: il generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore; Mirko Campochiari, fondatore del think tank Parabellum; Mario Raffaelli, già Sottosegretario agli Affari Esteri e il professor Fabio Casini, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università di Siena.
L’appuntamento si inserisce nel più ampio impegno del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali nel promuovere il dialogo e la riflessione sui temi della cooperazione internazionale, della governance globale e della risoluzione dei conflitti.
L’incontro sarà aperto alla partecipazione di tutti gli interessati.
Nell’occasione sarà presentato il libro di Mario Raffaelli “Si fa presto a dire pace” (Marcianum Press 2025) sui processi di mediazione in aree di conflitto in Mozambico, Corno d’Africa e Nagorno Karabakh dai primi anni ’80 al 2018.