Lettera aperta di una persona "in fila per entrare in Rocca Salimbeni"

SIENA. Sabato 11 ottobre nell’ambito del Festival “è cultura” è stata aperta al pubblico in via straordinaria la sede storica Mps di Rocca Salimbeni. L’apertura, promossa da ABI con ACRI, dalle ore 9.30 alle 12.30, prevedeva visite guidate gratuite, senza necessità di prenotazione, di gruppi di 25 persone accompagnati da guide specializzate, messe a disposizione dalla Banca.
Arrivata sul posto verso le 11.20, mi sono trovata di fronte una folla di persone in fila in modo disordinato, che occupava Piazza Salimbeni, arrivando fino ai negozi tra
via Pianigiani e via Banchi di Sopra. Con un po’ di fatica ho raggiunto l’ingresso principale di MPS, dove
un addetto mi ha espresso il dubbio che tutte quelle persone potessero visitare la Rocca. Mi ha consigliato, comunque, di rivolgermi agli addetti (almeno tre) alla formazione dei gruppi, che sostavano nella parte più bassa della piazza, impegnati a bloccare il grande afflusso dei turisti, perché la situazione si profilava già ingestibile.
Alle domande non solo mie ma dei vari astanti rispondevano in modo vago, ipotizzando di aspettare, senza però avere garantita la visita. Nel dubbio mi sono messa in fila tra il gruppo escluso da quello ormai fatto passare ed a sua volta ancora in attesa.
Dopo le ore 12.00 è stato sbarrato
l’ingresso davanti a noi con quei nastri che si vedono negli aereoporti, quando si separano le code al chek-in delle varie compagnie aeree.
A questo punto le oltre 50 persone in attesa da più di un’ora hanno
incominciato a protestare. Chi veniva da Arezzo, chi da Grosseto, chi da Firenze, chi da Genova. Si capisce
bene la forte delusione, anche perché bastava semplicemente la richiesta di una prenotazione, per sapere che sarebbe arrivato un elevato numero di visitatori, risultato, invece, del tutto imprevisto. Alcuni sono andati via, perché una voce autorizzata, che ogni tanto ci raggiungeva, sosteneva l’impossibilità di farci visitare la Rocca.
Il commento che più mi è dispiaciuto da parte di molti presenti è stato di estendere questo tipo di organizzazione all’offerta turistica della città, che ha fatto un po’ le spese di tutta la situazione. Siena è apparsa come una città caotica e negligente. Certamente le frotte dei visitatori che
stavano passando con i loro accompagnatori avvaloravano questa opinione.
Finalmente alle 12.30 ci hanno
comunicato la decisione di far entrare al massimo 50 persone tra quelle che stavano attendendo da più di
un’ora. A quel punto ci siamo raccomandati di aprire i cordoni nel punto in cui si era formata la fila, visto che altre persone, sopraggiunte da poco, si erano fermate ai lati costituendo gruppi sparsi. Verso le 12.40 l’annuncio di prepararci veniva seguito dalla rimozione delle barriere per entrare. Come era stato previsto
gli ultimi arrivati, i “furbetti” della situazione, hanno superato quelli che erano in attesa dalle 11.30, perciò
le proteste sono partite immediatamente e con impeto. Meno male che la contestazione non ha mai
superato i limiti della buona creanza.
Come è andata a finire? Gli ultimi arrivati sono entrati senza aspettare
neppure cinque minuti ed hanno ricevuto la visita più lunga, di circa 30 minuti, mentre chi si era attenuto all’orario stabilito dal comunicato stampa della Banca hanno effettuato una visita di 15/20 mn.
E’ il caso di dire che “gli ultimi saranno i primi”. Pare che siano entrati visitatori fino alle ore 13.00. E’
necessario, quindi, ringraziare il personale, che ha deciso di prolungare oltre l’orario il proprio lavoro, accontentando tutti.
Ma c’è un però. E’ possibile che gli addetti ad organizzare questi eventi siano così impreparati? La Banca ha un suo ufficio di comunicazione e gestione degli eventi, visto i tesori conservati al suo interno. E’ mai possibile non sapere gestire situazioni così importanti, dato che la Rocca viene aperta, credo, due volte all’anno, in concomitanza con i palii?
A Siena sono stati allestiti nel periodo estivo concerti gratuiti in Piazza del Campo con un alto afflusso di spettatori; tutto si è svolto con tranquillità, grazie alla notevole organizzazione e controllo degli addetti ai lavori. Le varie associazioni pubbliche e private senesi
sono molto impegnate ad offrire alla città ed ai suoi visitatori italiani e non il meglio degli spettacoli..
Mi dispiace rimarcare la brutta figura, che purtroppo ha coinvolto tutta la città, per la mancata buona gestione di un “successo”.
Lettera firmata