Al confronto mancava Carlo Giraldi di Forza del Popolo
SIENA. Beko è stato il focus del confronto fra i candidati alla presidenza della Regione Toscana, organizzato dai sindacati.
“Ci sono dieci soggetti che stanno interloquendo con l’advisor Sernet per la reindustrializzazione dello stabilimento Beko di viale Toselli a Siena”, ha confermato il candidato del centrosinistra Eugenio Giani.
“Le realtà interessate – ha specificato Giani – operano nei settori dei data center, delle piattaforme per la gestione dei rifiuti elettronici e producono impianti per la catena del freddo collegati al biomedicale. Altre visite ci saranno nei prossimi giorni”. In ogni caso, “No allo spezzatino della fabbrica. Servirà un soggetto industriale unico” ha chiarito Giani, che ha anche precisato che, al momento, nella trattativa “non c’è l’ipotesi di Leonardo”. Il presidente uscente ha prospettato un rilancio attraverso settori “di prospettiva” come “quello dello sviluppo sostenibile”, manifestando “la disponibilità” della Regione a sostenere investimenti con incentivi, anche attraverso fondi comunitari.
Alessandro Tomasi ha parlato dell’acquisizione pubblica come della “vera vittoria”, ma ha messo in guardia: “Quell’area soffre di un gap industriale, servono incentivi per la riconversione degli operai e la riqualificazione del sito. Ma soprattutto occorrono tempi certi e regole chiare: non si possono fare promesse sulla pelle dei lavoratori. Servono norme urbanistiche straordinarie, sburocratizzazione e la capacità del pubblico di guidare la transizione assieme al nuovo investitore”.
Al riguardo, Antonella Bundu, candidata di Toscana Rossa, ha sottolineato la necessità di piani industriali concreti e duraturi: “Non possiamo accontentarci. Un tempo qui c’erano migliaia di posti di lavoro, oggi se ne contano poche centinaia. Servono progetti seri, non operazioni speculative che lasciano capannoni vuoti. E bisogna affrontare la questione delle infrastrutture: arrivare e partire da Siena è ancora troppo difficile. Senza ferrovie efficienti e collegamenti stradali adeguati, lo sviluppo sarà sempre frenato”. La candidata di Toscana Rossa ha parlato anche della necessità di formazione: “Gli Its vanno rafforzati, occorre preparare i giovani alle professioni del futuro, per evitare che restino esclusi dalle trasformazioni industriali”.






