Precisazione del sindacato a fronte delle dichiarazioni Cgil
SIENA. Dai segretari della CISL Siena Riccardo Pucci e della FIM-CISL Giuseppe Cesarano riceviamo e pubblichiamo.

Giuseppe Cesarano
“Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni della CGIL e riteniamo doveroso precisare la posizione della CISL e della FIM-CISL. Noi siamo e restiamo dalla parte del lavoro e dei lavoratori, non delle strumentalizzazioni ideologiche.
In Toscana, Leonardo è una realtà industriale già ben radicata, con siti produttivi ad Arezzo, Firenze, Abbadia San Salvatore dove operano centinaia di lavoratori e lavoratrici. Parlare di “terre di morte” è un modo di ridurre una questione complessa a slogan che non rendono giustizia né alle competenze né all’impegno di chi lavora ogni giorno in queste aziende.
Per noi la priorità non è scegliere tra “morte o lavoro”, ma garantire prospettive industriali serie a un sito in difficoltà come quello ex-Beko, che oggi significa 300 famiglie senza certezze sul futuro.
Sul progetto di Leonardo non ci sono ad oggi notizie ufficiali né conferme, ma qualora ci fossero, il nostro compito non sarebbe quello di chiudere la porta in nome di ideologie, bensì di verificare con trasparenza e responsabilità un progetto industriale. Pretenderemo che ogni eventuale progetto sia ineccepibile sotto il profilo sociale e occupazionale, perché solo così si potra’ garantire sviluppo vero e lavoro stabile sul territorio.
La CISL e la FIM-CISL proseguono il loro impegno, in linea con la mission del sindacato, per garantire soluzioni concrete, che diano continuità produttiva e tutele occupazionali ai lavoratori. La difesa del lavoro non passa dalle contrapposizioni ideologiche, ma dalla capacità di saper affrontare anche le difficoltà e costruire il futuro”.






