ABBADIA SAN SALVATORE. Finalmente sembra che anche il sindaco di Abbadia si sia reso conto di un problema, ovvero l’eccessiva presenza di extracomunitari nulla facenti sul territorio amiatino, in generale, e badengo in particolare. Ci verrebbe da dire “meglio tardi che mai”, se non fosse per il fatto che certe scelte politiche derivano da lui -magari in maniera indiretta – e dai suoi compagni di partito, che lo hanno preceduto nel suo attuale ruolo.
Noi del centrodestra con il compianto Ivano avevamo indicato come uno dei tre principali problemi locali proprio il rischio di vedere anche il nostro territorio soggetto ad incremento di atti violenti, come avviene in tutta Italia. L’avere concesso a suo tempo la forte riduzione delle locali forze dell’ordine è stato il primo grave errore, seguito da altri, sino ad arrivare allo stato attuale.
Crediamo che chiudere la stalla quando i buoi sono scappati non ci aiuti. Sul tema invitiamo tutti ad ascoltare quanto detto dal presidente della Campania, sperando che almeno a lui non venga dato del fascista, come in molti hanno fatto nei nostri confronti solo perché segnalavamo un problema reale, che prima era agli albori e adesso è esploso.
Sia chiaro che non si tratta di un problema legato al colore della pelle, ma caso mai all’educazione ricevuta, alla cultura in cui si cresce e all’importanza che ciascuno dà alla vita ed alle proprietà altrui.
Ci sono molti lavoratori stranieri che si stanno integrando nel tessuto locale, semplicemente perché vogliono farlo e non perché vi siano spinte importanti in tale direzione. In tutto ciò non ci sorprende il torpore delle cosiddette opposizioni, che evidentemente hanno altre cose a cui pensare.
Caro sindaco, ben svegliato. Speriamo solo che non torni ad assopirsi, ma chieda con forza il ridimensionamento netto di determinate presenze locali. Se così sarà saremo lieti di sostenere il suo operato, pur non condividendo nulla delle sue idee politiche, che sono le stesse che ci hanno condotto alla situazione attuale.
Centrodestra per Libera Abbadia
