Piccini: "È più forte di qualsiasi sovrastruttura mediatica dettata dalla contemporaneità"

di Pierluigi Piccini
SIENA. E a furia di moltiplicare epifanie, Siena non guadagna solennità: perde credibilità. La città rischia di ridursi a una caricatura di sé stessa, un presepe kitsch dove l’Assunta viene declassata a logo da campagna turistica, il Palio a passerella per vip di passaggio, e la comunità a semplice comparsa dentro uno spot pubblicitario.
Ma il Palio non è questo. Non è passerella né scenografia, non è folklore da consumare né occasione per proclami solenni. È cultura viva, antropologia condivisa, festa popolare che tiene insieme storia, identità e comunità. Non si misura in audience né si piega a slogan: è un rito che esige rispetto, profondità, consapevolezza.
E proprio qui sta la contraddizione: mentre si celebrava l’arrivo di Madonna come fosse un’epifania, resta una domanda che brucia: com’è possibile che una star internazionale “scopra” Siena solo a 67 anni? Cosa non ha funzionato, se non una comunicazione inesistente, tutta piegata alla subalternità, pronta a rincorrere lo sguardo esterno, ma incapace di produrre un’immagine autonoma e forte della città? Nicoletta Fabio non governa questa fragilità, la incarna: insegue ciò che non serve, rincorre il riflesso, si compiace di ogni luce di ribalta che non illumina Siena, ma la riduce a fondale.
Il nodo è che Siena non deve chiudersi, ma nemmeno inseguire una visibilità di corto respiro. Ha tutte le carte per essere diversa, per non omologarsi, e proprio in questa diversità può attirare attenzione e qualità. La sua forza non è nel trasformarsi in una scenografia replicabile altrove, ma nel custodire la propria unicità: un intreccio di storia, comunità e rito che nessun’altra città possiede. Non servono applausi estemporanei né sindaci che recitino catechismi mediatici: serve consapevolezza.
Perché il Palio è più forte di qualsiasi sovrastruttura mediatica dettata dalla contemporaneità: resiste, supera, ingloba. Lo sarà sempre, se solo Siena se ne rendesse conto.