L’esperienza dell’HB White Voices, formato per il concerto dei Carmina Burana di Carl Orffin piazza del Campo a Siena, diventa un’offerta permanente. Lo dice il direttore Ivan Morelli

POGGIBONSI. L’esibizione in piazza del Campo di domenica 20 luglio nei Carmina Burana di Carl Orff non è stata soltanto una bella opportunità per i piccoli coristi della Scuola di Musica HB di Poggibonsi. È stata anche l’occasione per la scuola pubblica di creare praticamente dal nulla un coro di voci bianche che da ora in avanti avrà modo di essere seguito dai docenti nell’attesa di esibirsi in tante altre opere prestigiose.
Ne parliamo con il pianista e violinista Ivan Morelli, direttore della Scuola Pubblica di Musica di Poggibonsi Accabì Music Farm.
Come è nata l’idea di costituire un coro di voci bianche?
“È stata una richiesta arrivata quasi per caso da Francesca Lazzeroni, direttrice del coro senese Ettore Bastianini, che ha organizzato e diretto il concerto in piazza del Campo. Fra i tanti cori mancava quello di voci bianche e mi ha chiesto se noi lo avessimo. Ho risposto ‘no, ma lo facciamo’. Dei piccoli cantanti c’erano già tra chi studia uno strumento, ma un vero coro no. Così abbiamo aperto una selezione pubblica per finalizzare questo progetto”.
C’è stata un’intensa attività, nonostante il periodo estivo. E alla fine che cosa è venuto fuori?
“Abbiamo organizzato un laboratorio di quattro giorni, il Choral Lab, dal primo al quattro luglio, per imparare i brani. Tra gli allievi della scuola e altri esterni si sono proposti una quindicina di bambini. Visti i tempi stretti abbiamo selezionato le voci già pronte. Così è nato il gruppo, seguito da Antonella Scivoletto, insegnante di pianoforte e direttrice di coro”.
Quanti sono i bambini e le bambine che hanno fatto parte di questo coro?
“HB White Voices”, così abbiamo chiamato il coro, ha partecipato con diciotto cantanti tra quelli della scuola e altri che si sono aggiunti durante le prove. Le bambine sono state prevalenti, i maschi solo quattro. L’età va dai 7-8 anni ai 13 per le femmine. I maschi si fermano a 11, o comunque a quando comincia a cambiare loro la voce”.
Che tipo di impegno richiedono i Carmina Burana ai piccoli cantanti?
“Non eccessivo, ma sicuramente importante. Per la maggior parte della cantata scenica sono impegnati i cori adulti, ma le voci bianche hanno due parti destinate proprio a loro”.
Adesso la Scuola Pubblica di Musica ha anche un suo coro di voci bianche. Che cosa comporterà questo per il futuro?
“Sicuramente abbiamo posto la prima pietra per una attività in più da aggiungere a tutte quelle già portate avanti dalla scuola. Fino a ora le collaborazioni per i nostri piccoli cantanti sono consistite perlopiù nei concerti di Natale. Con un corso specifico per voci bianche avremo modo non solo di ampliare il repertorio ma anche di procedere con una preparazione vocale maggiormente improntata al canto lirico. Spesso le voci bianche sono utilizzate in opere come la Carmen di Bizet e la Bohème di Puccini”.
Concludiamo citando i protagonisti del coro che hanno cantato in piazza del Campo?
“Sì, certo. Del Coro di Voci Bianche diretto da Antonella Scivoletto hanno fatto parte: Giulia Amerighi, Sofia Casini, Linda Corsi, Chiara Fontani, Fiorenza Franci, Anna Manzi, Elena Marri, Luca Morrocchi, Cristina Mottillo, Emma Piccini, Noemi Rosai, Mattia Rosai, Arianna Santoro, Stefano Sguerri, Alessandro Sinameta, Melisa Sula, Maria Vanni, Ilenia Vignozzi. Naturalmente il coro di Poggibonsi è aperto a nuove iscrizioni. Chi fosse interessato può telefonarmi al 351 731 8127 (anche WhatsApp) o scrivere a direttorehbmusicpoggibonsi@gmail.com”.