
Città del Vaticano, 26 lug. – Papa Leone ha ricevuto monsignor Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena-Colle di Val d’Elsa Montalcino. L’incontro tra Papa Leone XIV e l’arcivescovo emerito di Siena e già ordinario militare per l’Italia e vescovo di Albano, nonchè storico portavoce della Cei, monsignor Gaetano Bonicelli, ha avuto un valore del tutto particolare, perché il presule ha festeggiato 100 anni nel dicembre scorso.
Uomo generoso e dai molteplici interessi culturali, come testimoniano gli studi di Sociologia all’Ecole des Hautes Etudes di Parigi, nel suo curriculum, il brillante ecclesiastico bergamasco ha anche una laurea in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, oltre a ricoprire docenze presso varie università. È stato lui a fondare il Cop, l’organismo che studia l’evoluzione della pastorale in Italia.
Dopo una parentesi nelle Acli come vice assistente generale, quando Paolo VI – non condividendo la scelta socialista del presidente Livio Labor – tolse per un periodo i sacerdoti all’associazione, Bonicelli fu chiamato all’incarico di segretario aggiunto della Conferenza Episcopale Italiana dal 1972 al 1975, cui si aggiunse quello di direttore dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali e portavoce della Cei dal 1973 al 1976. Papa Montini, che lo conosceva e stimava, lo fece poi vescovo di Albano, la diocesi che comprende Castelgandolfo, dove nell’ottobre 1978 incontrò Giovanni Paolo II che si recò nella residenza estiva tre giorni dopo l’elezione. “’Posso darti del tu?’ mi chiese. La vicinanza e l’intimità con lui sono un tesoro preziosissimo”, ha raccontato Bonicelli in una intervista, parlando del Pontefice polacco, che con lui dialogava molto sulla pastorale giovanile.