A Montepulciano il grido d’allarme delle cooperative per il modello di sviluppo toscano

MONTEPULCIANO. “Le cooperative agricole e della pesca rappresentano un presidio fondamentale per la Toscana, ma senza interventi urgenti molte rischiano il collasso e con loro è in pericolo il modello di sviluppo toscano: equo, sostenibile, radicato nei territori e fondato su un’alleanza tra comunità, ambiente e produzione”.
Vitivinicolo, simbolo toscano in crisi
“Il settore vitivinicolo – ha sottolineato Tistarelli – è uno dei simboli della nostra regione, ma sta affrontando una crisi senza precedenti: calo delle vendite, cambiamento nei consumi, impatto della crisi climatica, danni da fauna selvatica, costi energetici alle stelle. Senza misure rapide su promozione estera, ristori, sburocratizzazione e innovazione, rischiamo di vedere spegnersi uno dei motori della nostra economia rurale”.
Olivicoltura, qualità minacciata da concorrenza sleale e clima
“Anche l’olivicoltura, eccellenza identitaria del nostro agroalimentare – ha aggiunto il presidente di Fedagripesca Toscana – è oggi minacciata da concorrenza sleale e cambiamenti climatici. L’invasione di oli extravergini a basso costo e scarsa tracciabilità disorienta il consumatore e penalizza i produttori onesti. Il rischio è quello di una progressiva marginalizzazione di un settore chiave per la biodiversità e la tenuta delle aree collinari”.
Floricoltura, il settore innovativo lasciato solo
“La crisi del florovivaismo e della floricoltura – ha spiegato Tistarelli– è il segnale di un disagio profondo che tocca le imprese più innovative del nostro sistema agricolo. Costi energetici, fitofarmaci insufficienti, concorrenza estera sleale e assenza di strumenti contrattuali minano la sostenibilità del settore. Serve rilanciare la ricerca, riaprire un tavolo ministeriale, e sostenere contratti di coltivazione”.
Colture estensive e frutticole, servono innovazione e ricerca
“Le colture estensive e frutticole – ha proseguito il presidente di Fedagripesca Toscana – sono sempre più esposte agli effetti del cambiamento climatico e della scarsità di manodopera. Il costo di fertilizzanti ed energia cresce, le rese calano, la competitività si riduce. Serve investire in ricerca genetica, pratiche sostenibili e strumenti di commercializzazione innovativi per non disperdere un patrimonio di produzioni di qualità”.
Zootecnia, filiera fondamentale da rifondare
“La zootecnia toscana – ha detto Tistarelli – sta vivendo una crisi che investe sia il comparto ovino che quello bovino. Gli allevamenti si riducono, si perdono presìdi nelle aree marginali e diminuisce l’offerta di carne e latte locali. Occorre un piano integrato per il rilancio: innovazione tecnologica, efficienza energetica, tutela delle razze autoctone, filiera corta e formazione degli operatori”.
Foreste, il valore della cooperazione montana
“Il comparto forestale – ha ricordato il Tistarelli – rappresenta un pilastro della gestione ambientale e del presidio della montagna. Ma senza un adeguato riconoscimento della funzione strategica delle cooperative forestali e senza risorse per contrastare il dissesto idrogeologico, le aree interne saranno sempre più fragili e abbandonate. Chiediamo meno burocrazia e più attenzione alle imprese iscritte all’Albo forestale regionale”.
Pesca, settore fragile da difendere con urgenza
“Quanto alla pesca – ha detto ancora il presidente di Fedagripesca Toscana – oggi è forse il settore più fragile. Il costo del gasolio e dell’energia rende insostenibile l’attività. Le cooperative di piccola pesca sono penalizzate da fermi biologici, vincoli ambientali, progetti infrastrutturali costieri e mancanza di sostegni adeguati. Ma rappresentano l’unico modello davvero compatibile con la qualità ambientale e lo sviluppo delle comunità costiere. Serve un confronto immediato con le istituzioni per salvare la pesca toscana e il suo indotto”.
L’incontro ha rilanciato con forza l’appello delle cooperative agroalimentare e della pesca alle istituzioni per arrivare ad un nuovo patto per la Toscana.
“Confidiamo nella vostra sensibilità – ha concluso Tistarelli – per dare risposte al grido di allarme che arriva dalle imprese cooperative, che più di ogni altra forma societaria sono capaci di generare benessere per tutti, rispettando il territorio, le persone e le tradizioni”.
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