Per l'Europa bilancio folle e deriva autoritaria. Tra i settori più penalizzati la pesca: tagliati i fondi di 2/3. "Mobilitazione permanente per i prossimi 2 anni"

TOSCANA. “Un taglio del 20% delle risorse della Pac è un disastro annunciato”. A denunciarlo, promettendo di dare battaglia, è Coldiretti Toscana. Il casus belli – l’antefatto – è la presentazione del nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, che prevede la diminuzione delle risorse della Politica agricola comune, con l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico. Il bersaglio principale degli agricoltori è la presidente della commissione UE, Ursula Von Der Leyen.
“Ha vinto la linea politica della Presidente Von der Leyen che ha imposto ai commissari tagli draconiani – attacca la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani – Sono imbarazzanti in particolare le parole del Commissario all’Agricoltura Hansen che dichiara di aver salvato l’80% del budget Pac. Sarebbe stato più dignitoso dimettersi, ammettendo una sconfitta clamorosa con un taglio di un quinto delle risorse precedenti che ha votato anche lui, garantendo l’unanimità”. Una direzione contro la quale i giovani agricoltori della Coldiretti hanno dato vita a una protesta pacifica nel centro di Bruxelles e di Roma con cartelli e grandi striscioni raffiguranti la presidente della Commissione che gioca con le stelle simbolo dell’Unione e le scritte “Benvenuti a Vonderland” e “Questa non è Europa”.
Tra i settori più penalizzati quello delle pesca con il taglio di 2/3 dei fondi: un inaccettabile tradimento dopo i sacrifici e le misure imposte in questi anni alle imprese. Poco meno di 700 le imbarcazioni che compongono la flotta toscana, numero che si è dimezzato negli anni anche a causa delle scellerate politiche comunitarie che hanno portato il nostro Paese ad essere dipendente dall’estero con gli approvvigionamenti di pesce passati nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% all’85%, secondo l’analisi di Coldiretti Pesca.
“Ora tocca ai capi di Stato e di governo che dovranno interrompere il loro silenzio e fermare questa pericolosa deriva autocratica – prosegue la presidente Cesani – ulteriormente dimostrata da questo bilancio folle. Paradossalmente dobbiamo fare appello alla regola dell’unanimità per salvare la democrazia europea”.
Se i governi non si opporranno – assicurano i vertici di Coldiretti – avranno anche loro la corresponsabilità di aver ucciso la politica agricola in Europa. Ormai è chiaro a tutti che in Europa comanda solo la Von der Leyen, come fa Xi Jinping in Cina, tra l’ignavia e la mancanza di coraggio e di dignità dei Commissari. Un disegno mortale per l’agricoltura e per la tenuta democratica dell’Unione, che è sempre più sempre più lontana dai suoi popoli e sempre più vicina alla sua implosione.
“Sotto le macerie di questa implosione – aggiunge Coldiretti Toscana – resteranno le future generazioni i nostri figli e nipoti. Un progetto avviato da Timmermans e realizzato con spietata lucidità da Von der Leyen. Ma non finisce qui – assicura Coldiretti Toscana – La nostra mobilitazione resta forte e permanente, perché non ci rassegniamo a chi vuole togliere i soldi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati e rovinare la salute dei consumatori, depotenziando un settore strategico per l’Europa e per l’Italia in particolare, come l’agricoltura e l’agroalimentare. “Abbiamo davanti due anni per combattere questa deriva – invita alla battaglia le imprese la presidente Cesani -, salvare gli agricoltori e scongiurare la fine del sogno europeo”.
Per informazioni www.toscana.