Il Chigiana International Festival presenta la nuova composizione di Filippo Perocco, Disegnare rami, commissione dell’Accademia Chigiana e il capolavoro di Luigi Dallapiccola, i Canti di prigionia
SIENA. Lunedì 14 luglio, alle 21.15, nella Chiesa di Sant’Agostino di Siena, il
– in coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino – presenta due opere di grande valore artistico e simbolico per raccontare la complessità, le tragedie e le speranze del nostro tempo: Disegnare Rami di Filippo Perocco, nuova creazione per soprano, 2 pianoforti, coro e live electronics commissionata dall’Accademia Musicale Chigiana, assieme ai Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola.
L’omaggio a Luigi Dallapiccola si inserisce nelle celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa del grande compositore italiano, che fu molto legato all’Accademia Chigiana dove fu docente ed esempio per i giovani compositori per il rigore tecnico e l’impegno etico, morale e civile e in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dei campi di prigionia, concentramento e sterminio nazisti.
Sul palco un cast d’eccezione, formato da affermati interpreti e giovani talenti della scena musicale, tutti le
gati all’Accademia Musicale Chigiana, con la direzione di Lorenzo Donati. Tra i protagonisti della serata: il soprano Livia Rado, il percussionista Antonio Caggiano, i pianisti Aldo Orvieto e Anna D’Errico, le arpiste Emanuela Battigelli e Stefania Scapin, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Chigiana Percussion Ensemble. Il live electronics e la regia del suono sono affidati al Chigiana Live Electronics Ensemble, ultimo nato tra le formazioni dell’Accademia senese, con Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e Julian Scordato.
Disegnare Rami di Filippo Perocco apre una nuova, affascinante dimensione di riflessione contemp
oranea. L’opera esplora la fragile bellezza della natura e il principio della ramificazione come metafora dell’esistenza, con una scrittura che fonde voce di soprano, doppio coro di 16 voci, due pianoforti preparati ed elettronica. Perocco conduce l’ascoltatore in un mondo onirico e sospeso, costruendo un’ecologia dello stupore che invita a meditare sulla responsabilità e la cura del rapporto con il naturale, valorizzando la delicatezza e il dettaglio sonoro come forme di consapevolezza. Attraverso la sottile presenza dell’elettronica, che emerge come apparizioni nascoste, e la consistenza tattile dei pianoforti preparati, Perocco plasma un paesaggio sonoro in cui la scrittura corale si svela in tutta la sua raffinata tensione. L’ascoltatore è sospinto in un cammino medit
- Luigi Dallapiccola all’Accademia Chigiana
- Filippo Perocco
ativo tra le ramificazioni dell’elemento naturale, accompagnato da un’ecologia dello stupore: un invito a riscoprire, con tatto e sensibilità, la materia sonora stessa, in una relazione autentica e rispettosa con la natura.
«Chissà cosa dicono gli alberi prima di morire» chiede la voce solista nell’ultimo movimento di Disegnare Rami, racchiudendo nella formulazione candida e quasi fanciullesca della propria domanda la qualità empatica e sentimentale dell’ecologia alla quale Perocco impronta la sua nuova creazione. L’opera, scandita in quattro movimenti (Veglia; Carillon; Sogno – Metamorfosi – Seme; Congedo) si muove, come anticipano i nomi dei movimenti, in uno spazio onirico tra il sonno e la veglia; elabora un testo, creazione dello stesso compositore, costruito a partire da una rielaborazione di testi preesistenti.
I Canti di prigionia – composizione centrale del Novecento, scritta tra il 1938 e il 1941 – rappresentano una vibrante testimonianza di musica come atto di protesta civile contro la tirannia e la negazione della libertà, costruiti intorno alle figure di Maria Stuarda, Boezio e Girolamo Savonarola. Il complesso vocale e strumentale, diretto da Lorenzo Donati, restituiscono con intensità questo drammatico affresco sonoro, capolavoro di Dallapiccola. Figura culturale centrale non solo per Firenze, sua città di adozione dal 1922 fino alla morte, ma per l’intero panorama musicale, culturale e civile italiano e internazionale, Dallapiccola è stato docente di composizione all’Accademia Chigiana nel 1971 e nel 1974. Il suo insegnamento e la sua personalità artistica hanno fortemente influenzato lo sviluppo della generazione di compositori successiva.
A questo significativo evento, che rappresenta una straordinaria occasione di incontro e riflessione sulla storia e sull’attualità, hanno dato il patrocinio enti di primo piano del panorama civile, culturale e artistico: ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti – Sezione di Firenze, Memoriale delle Deportazioni, Centro Studi Luigi Dallapiccola, Firenze e l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze.
L’iniziativa, unendo arte, memoria e impegno sociale, è frutto della profonda sinergia artistica e culturale tra due istituzioni storiche che da decenni rappresentano la massima espressione della musica in Toscana e nel contesto nazionale e internazionale: l’Accademia Chigiana e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con la loro lunga tradizione di eccellenza e innovazione, consolidano un modello virtuoso di collaborazione, essenziale per la promozione della cultura musicale e della musica del nostro tempo.
Questa nuova produzione del Chigiana International Festival è realizzata in collaborazione con il SaMPL del Conservatorio “C. Pollini” di Padova, il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova, l’Opera della Metropolitana e l’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino e con il Centro Studi Luigi Dallapiccola di Firenze.
Biglietteria e informazioni – I biglietti potranno essere acquistati on-line sui siti www.chigiana.org o www.TicketOne.it e presso le Biglietterie di Palazzo Chigi Saracini; il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per informazioni: tel. 0577-220922 oppure via e-mail: biglietteria@chigiana.org
Programma
14 luglio 2025, Chiesa di Sant’Agostino Siena, ore 21.15
LIVIA RADO soprano
ANNA D’ERRICO, ALDO ORVIETO pianoforte
EMANUELA BATTIGELLI, STEFANIA SCAPIN arpa
ANTONIO CAGGIANO percussioni
CHIGIANA PERCUSSION ENSEMBLE
Giulio Ancarani / Francesco Conforti / Vittoria Di Grazia / Carol Di Vito / Roberto Iemma / Matteo Lelii / Salvatore Mario Marino / Davide Amedeo Traina
CORO DELLA CATTEDRALE DI SIENA “Guido Chigi Saracini”
CHIGIANA LIVE ELECTRONICS ENSEMBLE
ALVISE VIDOLIN / NICOLA BERNARDINI / JULIAN SCORDATO live electronics
LORENZO DONATI direttore
Filippo Perocco Disegnare rami
(commissione Accademia Musicale Chigiana)
Luigi Dallapiccola Canti di prigionia
In coproduzione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
In collaborazione con SaMPL (Conservatorio “C. Pollini” di Padova) e con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova, l’Opera della Metropolitana e l’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino e con il Centro Studi Luigi Dallapiccola, Firenze