
PROVINCIA. «Sono orgogliosa dei risultati ottenuti grazie al bando 2025 per l’impiantistica sportiva promosso dalla Regione Toscana: un’iniezione di fiducia, concretezza e visione per i nostri territori. Solo nella provincia di Siena arrivano quasi 1,32 milioni di euro per sostenere interventi strategici in sei Comuni: un investimento reale sulla qualità della vita, sul benessere dei cittadini e sull’accessibilità allo sport, in particolare per le aree interne e i centri più piccoli, che rappresentano l’ossatura delle nostre comunità». Con queste parole Anna Paris, consigliera regionale del Partito Democratico, commenta l’approvazione della graduatoria del bando regionale 2025 per l’impiantisca sportiva, che ha destinato 10 milioni di euro complessivi a 38 interventi in tutta la Toscana.
«A beneficiarne nella provincia di Siena– prosegue Anna Paris – sono Castellina in Chianti (60.300 euro), Buonconvento (342.000 euro), Radda in Chianti (20.700 euro), Colle di Val d’Elsa (360.000 euro), San Quirico d’Orcia (221.445 euro) e Abbadia San Salvatore (315.000 euro): sei interventi per un totale di 1.319.445 euro di contributi concessi. Queste risorse serviranno per riqualificare impianti esistenti, abbattere barriere architettoniche, migliorare l’efficienza energetica e rendere più sicuri e accessibili gli spazi sportivi pubblici».
“Il bando – spiega ancora la consigliera Paris – si inserisce nel più ampio obiettivo strategico della Regione di sostenere la pratica sportiva come diritto di cittadinanza: non si tratta solo di investimenti in strutture fisiche – sottolinea –, ma di un progetto di coesione sociale, salute pubblica e valorizzazione dei territori. Ogni impianto sportivo riqualificato è un luogo in più dove ragazzi e ragazze crescono, si incontrano, imparano i valori del rispetto, dell’inclusione e del gioco di squadra. Ancora una volta Regione Toscana dimostra di saper trasformare risorse in opportunità concrete.
Noi continueremo a lavorare per garantire attenzione e sostegno costante anche ai comuni più piccoli e decentrati, perché lo sport sia davvero un diritto per tutti».