
CONTIGNANO (Radicofani)-Una densa giornata appassionata e coinvolgente quella di sabato scorso che ha registrato un grande consenso di pubblico e di critica, in un luogo magico, come quello del Cassero di Contignano. L’ incontro dal titolo “Reati e pene tra statuti locali e Malleus Maleficarum” è stato molto partecipato da storici, cultori locali , turisti e cittadini, dimostrando quanto il tema sia ancora sentito, dibattuto e attuale e di quanto ancora scuota le coscienze. Inserito perfettamente nella più ampia festa Medievale organizzata dalla Proloco di Contignano coadiuvata dalla Contrada il Castello e patrocinata dal comune di Radicofani, ha visto la presentazione di due relatori: Fabio Marco Fabbri, storico giornalista, Rosanna Rosatelli, docente di Storia della Medicina all’Univarsità degli Studi la Sapinza di Roma, alla presenza di Giuseppe Giordano Muziarelli della famiglia proprietaria e custode del Castello.
Ma che cos’è il Malleus Maleficarum? A rispondere è lo storico giornalista Fabio Marco Fabbri: “Il Malleus Maleficarum, definito la Bibbia degli inquisitori, è forse la massima espressione di una serie di ‘paure’ che vanno dalle eresie, alla paura del genere femminile da parte di chi vorrebbe che la fede generasse timore e sottomissione. Pubblicato nel 1486- spiega Fabbri- e scritto da due monaci domenicani Heinrich Institor e Jakob Sprenger, ma probabilmente solo dal primo, può essere considerato un testo di perversione sessuale e misogino, dove la donna- strega veniva interrogata finché non confessava di essersi sottomessa al diavolo. Insomma donne maledette perché detentrici, secondo gli autori, sia delle conoscenze del mondo invisibile e del sovrannaturale, che di un corpo che genera peccato. Quindi, la stregoneria non doveva essere considerata una superstizione ma un’eresia, i processi alla stregoneria- aggiunge lo storico giornalista- hanno portato nel periodo dell’applicazione del Malleus che va dalla sua pubblicazione fino ai primi decenni del XVII secolo, alla condanna a morte, prevalentemente tramite il rogo, di migliaia di ragazze e donne accusate di stregoneria: probabilmente oltre centomila, ma anche di più perché i censimenti hanno falle enormi. Ma chi erano le accusate? A rispondere è Rossana Rosatelli, moderatrice e relatrice dell’incontro docente di Storia della Medicina all’Università degli Studi La Sapienza di Roma : “Protagoniste loro malgrado degli eventi giudiziari che le riguardarono, erano le levatrici e guaritrici, conoscevano le piante e le loro proprietà, praticavano la fitoterapia, erano custodi di vetuste ricette per i preparati più diversi (bevande, decotti, creme, unguenti, profumi) ed a volte accompagnavano le cure con atavici riti ed orazioni. Quindi – continua Rosatelli – le cosiddette streghe erano le eredi delle medichesse presenti nelle anche civiltà considerate donne sagge e autorevoli per la loro sapienza. L’uomo che dominava ogni momento della vita femminile si ritrovò escluso da questo ambito, fatto di conoscenze del mondo naturale, segreti “di genere”, interdetto dalla scena del parto, e quindi privato del controllo assoluto sulla donna. Di fatto si era creata un’area d’indipendenza, che costò alle donne dell’epoca, a volte, l’accusa di stregoneria e la conseguente condanna”.
Il dibattito inserito nella più ampia e tradizionale Festa Medievale organizzata dall’associazione Proloco di Contignano con il patrocinio del Comune di Radicofani, ha riunito storici, studiosi, turisti e cittadini intorno a uno dei testi più oscuri della tradizione europea. Un libro che ha lasciato un’impronta profonda nella storia dell’Occidente che oggi torna a far riflettere. Un libro nato per terrorizzare. Oggi lo specchio di un passato da non dimenticare.
Esistono ancora le streghe? Si- ha risposto Fabio Marco Fabbri- se essere strega significa essere dotata di molte di quelle caratteristiche che vengono descritte nel Malleus per esempio gli elementi che portano al fascino.
La serata è proseguita con il Gran Banchetto Medievale al Castello con piatti rigorosamente tratti da ricette dell’epoca e animata dal gruppo “Duellatorium” e Alchimia, con spettacolo di Giullarate, Buffonate, Giocoleria, Acrobazie