Un furto finito male o cos'altro?

di giorgio mancini
PONTEDERA (Pisa). Furto con scasso e incendio, forse per cercare di eliminare qualsiasi traccia, aprendo, in modo delinquenziale, anche una bombola del gas. I soliti “ignoti” hanno messo a rischio la vita di diverse famiglie di un condominio, in prossimità di Piazza Cavour. Se vi fosse stata un’esplosione, poteva verificarsi una tragedia. I fatti: l’altro ieri – per chi legge il 15 novembre – il proprietario di un appartamento in via Palestro, che risiede in un’altra città, si reca con una persona nell’appartamento posto al secondo piano di un immobile e, già infilando le chiavi nella porta, si rende conto che qualcosa non è normale. Le due serrature si aprono subito senza dover girare le chiavi. Ma la grande sorpresa arriva appena entrato: odore acre di bruciato, tutto in disordine e tracce inconfutabili di violazione della casa. Poltrone sventrate, letto disfatto, armadio svuotato e, al centro di una stanza, pesanti tracce di incendio, con materiali vari inceneriti o ancora incombusti, oltre all’odore tipico del gas liquido. Erano state ammucchiate coperte, plastica, oggetti vari e incendiati. Aperte subito le finestre, chiusa una bombola del gas e il rubinetto di un fornello aperto, ripresisi dalla vista dello scempio, i due testimoni hanno provveduto ad un sopralluogo e a scattare alcune fotografie da poter consegnare all’autorità giudiziaria, con un esposto denuncia contro ignoti, anche se qualche traccia i malviventi sembra che, in modo sbadato, l’abbiano lasciata. Sulla porta dell’appartamento, particolare curioso, vi è affissa una diffida del Tribunale di Pisa, contro un cittadino di origine straniera, che gli vieta di rientrare in quella casa, dopo che, con la forza, ne era stato allontanato dall’autorità giudiziaria. Dalle prime stime il danno è ingente.
Nelle foto: l’esca usata per tentare di dar fuoco all’appartamento e la diffida del Tribunale che era affissa alla porta di casa