A San Gimignano la raccolta firme che impegna il governo

SAN GIMIGNANO. All’indomani del Sit-In “GAZA, BASTA, SUBITO”, organizzato dal Coordinamento Rete Sociale di San Gimignano, al quale partecipano le Associazioni Arciconfraternita di Misericordia, Gruppo Donatori di Sangue Fratres, Auser, Centro di Ascolto Caritas-San Vincenzo de’Paoli e San Gimignano Solidale, contro la disumanità dilagante nella striscia di Gaza, che ha visto la partecipazione di molte persone, lo stesso Coordinamento ha lanciato una seconda iniziativa, con la partecipazione attiva anche di altre Associazioni quali il Biodistretto, l’Associazione “Don Antenore Grassini”, la Prociv-Arci, Il Circolo collezionisti “Il Castello”, il Monastero di Cellole, l’Associazione Culture Attive e l’Associazione “Fiorile”: si tratta di una raccolta firme, che possono essere apposte in forma on line e cartacea, in calce ad un appello al Governo ed al Parlamento Italiani per chiedere due cose,
• che l’Italia intensifichi la pressione diplomatica che consenta la distribuzione in sicurezza di cibo e assistenza alla martoriata popolazione Palestinese;
• che il Governo ed il Parlamento Italiani riconoscano rapidamente lo Stato di Palestina, quale precondizione per una pace veloce e duratura dell’intero Medioriente;
Si può firmare digitalmente al seguente link: https://chng.it/Bc2BxnjwV2
Oppure recandosi alle sedi delle Associazioni organizzatrici oppure ad uno dei seguenti banchini:
* Sabato 21 Giugno dalle 9 alle 19 al piazzale Coop in via Baccanella;
* Giovedì 26 giugno dalle 9.30 alle 12.30 al mercato settimanale di Piazza Duomo;
* Domenica 29 giugno dalle 9.30 alle 12.30 in Piazza Duomo;
“Il disastro umanitario che si sta perpetrando nella striscia di Gaza contro l’inerme popolazione civile, affamata, violentata, deportata per precisa volontà del Governo Israeliano, attraverso le forze armate ed i corpi speciali di quel Paese – spiega il coordinatore di Rete Sociale Giacomo Bassi – non può essere sottaciuto e deve essere denunciato, con tutte le modalità possibili, piccole o grandi che siano. Si tratta di un’azione talmente disumana che sta creando indignazione in larga parte del mondo e che nuoce anche alla credibilità ed alla sicurezza dello stesso popolo Israeliano, andando a fomentare i peggiori sentimenti antisemiti, purtroppo mai sopiti. Così come è inaccettabile la disumana segregazione di ostaggi da parte di Hamas, che va avanti, in condizioni drammatiche, dal quel 7 Ottobre 2023, data del vigliacco attacco terroristico perpetrato ai danni della popolazione civile Israeliana.
Inoltre– continua Bassi –tutti ormai declamano come soluzione finale ai drammi di decine di anni l’assunto “due popoli, due Stati”: nel nostro appello chiediamo che l’Italia riconosca immediatamente ed ufficialmente lo Stato di Palestina, al pari di molte altre Nazioni Europee e non, che già hanno fatto questo passo: è semplicemente banale osservare che ci sono due popoli, ma un solo Stato, quello Israeliano, riconosciuto da tutta la comunità internazionale, e che quindi occorre che venga identificato da tutti anche il secondo Stato, quello di Palestina, per poter perseguire un futuro di pace e di positiva convivenza. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere con la propria firma questa iniziativa per testimoniare i valori che da sempre contraddistinguono la nostra Comunità: pace, solidarietà, giustizia sociale.”