
ROMA. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ufficialmente riconosciuto con provvedimento direttoriale, protocollo n. 8847 dell’11 giugno 2025 CONFLAVORO PMI come associazione datoriale rappresentativa a livello nazionale. Un risultato di enorme rilievo che proietta l’organizzazione tra gli attori istituzionali con titolo pieno a partecipare alla contrattazione collettiva e al confronto sulle politiche del lavoro in Italia.CONFLAVORO PMI, nata per dare voce alle piccole e medie imprese italiane, ha costruito negli anni una rete capillare di sedi territoriali, sviluppato una solida offerta contrattuale e partecipato attivamente al dibattito pubblico e istituzionale, ponendosi come punto di riferimento per l’innovazione nelle relazioni sindacali.
Simone Berti, presidente di CONFLAVORO SIENA, dichiara:”Questo riconoscimento premia il lavoro quotidiano di migliaia di imprenditori, professionisti, consulenti e collaboratori che hanno creduto in un progetto sindacale diverso: moderno, trasparente, costruito attorno alle esigenze reali delle PMI italiane. Non si tratta solo di un traguardo formale, ma dell’affermazione di un modello nuovo di rappresentanza, capace di coniugare flessibilità e tutela, innovazione e contrattazione. La nostra missione è ora ancora più chiara: portare all’interno del sistema delle relazioni industriali italiane una voce libera, pragmatica e profondamente ancorata alla realtà produttiva del Paese. A Siena, come in tutta Italia, continueremo a lavorare con ancora più determinazione per costruire un dialogo sociale efficace, partecipato e concreto, mettendo al centro le persone, le imprese e il lavoro”.
Un passo decisivo per il pluralismo contrattuale. Con il riconoscimento ministeriale della rappresentatività, CONFLAVORO PMI potrà partecipare ai tavoli istituzionali, contribuire alla definizione delle politiche attive e passive del lavoro, e vedere riconosciuta piena validità ai propri contratti collettivi siglati.Questo rafforza anche il principio del pluralismo sindacale, fondamentale in una società complessa e dinamica come quella italiana, e apre la strada a un nuovo equilibrio tra tradizione e innovazione nelle relazioni industriali