1 famiglia su 3 a caccia di centri estivi: oltre 200 fattorie didattiche in Toscana

TOSCANA. Centri estivi in fattoria per disconnettere i figli da smartphone, social e YouTube. La crescita costante della proposta di fattorie didattiche nelle aziende agricole durante il lungo periodo estivo va di pari passo con la quella dei genitori preoccupati per la dipendenza dei propri figli da internet, smartphone e tablet. Un allarme che condivide l’83% dei genitori, in aumento rispetto al 66% del 2019 secondo l’indagine di Demopolis, che spinge sempre più famiglie a cercare spazi ed attività “non digitali”, a contatto con la natura e lontano dalla routine. A dirlo è Coldiretti Toscana in vista della fine dell’anno scolastico e del conseguente avvio della stagione delle “colonie”. La scelta del centro estivo coinvolge una famiglia toscana su tre impegnate proprio in questi giorni a trovare la soluzione migliore per i propri bambini e bambine.
Tra chi è impegnato con lavoro e chi ritiene che sia comunque importante per bambini e ragazzi passare del tempo con i propri coetanei, i centri estivi sono luoghi di aggregazione che rappresentano una valida alternativa dopo la fine della scuola. Tra chi non è interessato ai centri estivi, il 28% è perché ha la possibilità di far stare i figli con qualcun altro della famiglia, soprattutto i nonni (28%) ma c’è anche un 13% che rinuncia per motivi economici mentre un altro 5% non ci prova nemmeno a causa della scarsità dell’offerta rispetto alle esigenze delle famiglie, secondo Coldiretti/Ixe’.
In cima alla classifica delle “colonie” più ricercate si collocano quelle al mare, preferite dal 40% degli utenti, mentre al secondo posto c’è la campagna (19%), che precede città e montagna. Un exploit favorito dalla crescita del fenomeno delle fattorie didattiche, oltre 200 in Toscana, che accolgono, in assoluta sicurezza, bambini e bambine con tantissime attività da svolgere all’aria aperta seguendo i ritmi della natura e della stagionalità dei prodotti agricoli, degli animali dell’aia e dell’agricoltura. Le fattorie didattiche di Coldiretti, grazie anche ad accordi con gli enti locali, rappresentano un’opportunità importante per garantire servizi essenziali in aree che altrimenti ne sarebbero spesso sprovviste, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili. “Grazie alla legge sulla multifunzionalità licenziata nel 2001 e voluta e sostenuta dalla nostra associazione, le aziende agricole possono oggi avventurarsi in settori ed ambito fino a quel momento preclusi ed impensabili come quello didattico-ricreativo che ha portato allo sviluppo dei centri estivi. – spiega Michela Nieri, Delegata Donne Coldiretti Toscana – La proposta delle aziende agricole va di pari passo con l’interesse dei genitori per le attività estive programmate ed organizzate nelle nostre fattorie che sono associate a luoghi di benessere, sicuri e stimolanti. Le attività proposte dalle aziende sono tra le più diverse ed originali, si va dai laboratori delle api e del latte per conoscere da vicino la vita dei pastori, dalle escursioni nel bosco alla scoperta di fiori, piante, corsi d’acqua e biodiversità. Ed ancora equitazione e lavoro in campo. Il tutto reso ancora più salutare da merende a km zero: un altro compito importante dei nostri agricoltori è quello di educare le nuove generazioni alla sana alimentazione, le più indifese anche quando si parla di cibo”.
I campus estivi sono una costola importante del progetto didattico promosso da Coldiretti Toscana, Donne Impresa Coldiretti e Campagna Amica e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico regionale che ha coinvolto negli ultimi due anni oltre 40 mila alunni delle scuole di ogni ordine e grado della regione. Il progetto, che sarà riproposto anche il prossimo anno, prevede lezioni in classe da parte dei contadini tutor insieme alle visite nelle aziende agricole con l’obiettivo di promuovere la dieta mediterranea partendo stagionalità dei prodotti agricoli e dalla vita contadina.
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