Viene giudicata "una decisione miope e dannosa"

SIENA. Dal PD di Siena riceviamo e pubblichiamo.
:Il Partito Democratico di Siena esprime la propria ferma contrarietà alla volontà manifestata dal Comune di Siena di uscire dalla Società della Salute, un’istituzione fondamentale per la gestione integrata dei servizi socio-sanitari del territorio. Questa decisione, se confermata, rappresenta un grave passo indietro per la qualità dei servizi offerti ai cittadini e un duro colpo alla solidarietà e alla cooperazione tra i Comuni della nostra area.
La Società della Salute, nata per promuovere un modello di welfare condiviso e integrato, ha dimostrato negli anni di essere uno strumento efficace per rispondere ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione, garantendo equità nell’accesso ai servizi sanitari e sociali. Uscire da questa realtà significa indebolire un sistema che funziona, frammentare le risorse e mettere a rischio la continuità di progetti e servizi essenziali per anziani, disabili e famiglie in difficoltà.
Riteniamo che questa scelta, oltre a essere priva di una visione strategica, sia motivata da logiche politiche di corto respiro che antepongono gli interessi di parte e di campagna elettorale al bene comune. Il Comune di Siena, con questa decisione, rischia di isolarsi e di rinunciare a un sistema che ha sempre garantito efficienza e sinergie con gli altri enti locali e la ASL Toscana Sud Est.
La città, come capoluogo, ha bisogno di costruire un nuovo futuro economico e di servizi, e per questo avrebbe bisogno di aprirsi e valorizzare esperienze di condivisione con gli altri comuni senesi e fare fronte comune alle difficoltà, invece di chiudersi e, così, di chiudere al proprio futuro e continuare il proprio declino.
Chiediamo con forza all’Amministrazione comunale di fare chiarezza quanto prima con i cittadini, le associazioni e le forze politiche per valutare le conseguenze di un’eventuale uscita. Il PD di Siena si impegna a vigilare e a mobilitarsi affinché i diritti e i bisogni dei cittadini siano tutelati, opponendosi a scelte che minano il welfare locale e la coesione territoriale”.