"I dirigenti della struttura di Montepulciano insensibili da tempo ai bisogni di quella amiatina"

ABBADIA SAN SALVATORE. Nell’organizzazione dell’azienda Usl Toscana sud est gli ospedali di Abbadia e Nottola dovrebbero essere collegati e integrati. Nel tempo però questo modello organizzativo è rimasto teorico e nella pratica dal presidio di Nottola è arrivata ad Abbadia soltanto indifferenza.
“L’idea di ottimizzazione – afferma il sindaco di Abbadia San Salvatore Niccolò Volpini – del sistema ospedaliero dal punto di vista organizzativo e funzionale dell’area che unisce l’Amiata con quella di Montepulciano è allo stato attuale fallita. Ne dobbiamo prendere atto e constatare che la struttura ed il personale medico e infermieristico dell’ospedale di Abbadia è lasciato da molto tempo solo. Questa solitudine accentua le carenze di adeguati professionisti utili al regolare funzionamento e moltiplica il carico di lavoro di quelli che operano sull’Amiata. Non siamo disposti a subire ulteriormente questo stato di cose perché in vista anche della stagione estiva la situazione mette a rischio la salute dei cittadini. Ad Abbadia servono medici, serve un anestesista e un radiologo, e soprattutto serve attenzione e chiarezza non l’indifferenza dimostrata dal presidio ospedaliero di Nottola.
La Regione Toscana ben si è mossa per garantire nuovi giovani medici attraverso la procedura “start smart” del 2024 e crediamo che sia la strada giusta e rapida per reperire i professionisti che servono, ma i cittadini di Abbadia non possono attendere anche perché alle difficoltà dell’ospedale si aggiungono quelle della carenza di medici di medicina generale per cui abbiamo già chiesto l’attivazione della zona disagiata.
Il direttore generale Marco Torre è stato informato della situazione complessiva e si é reso disponibile ad affrontarla tempestivamente. Il Comune di Abbadia San Salvatore considera questa sua richiesta un’emergenza da non eludere o procrastinare ulteriormente.”