Giovedì 22 maggio ore 17.30 nelle Stanze della Memoria

SIENA. Giovedì 22 Maggio, ore 17:30 presso le Stanze della Memoria in via Malavolti 9 (Siena) sarà presentato il libro “E il popolo trovò casa” di Lorenzo Bolgi ed edito dalla Nuova Immagine Editrice. Interverranno Pietro Clemente e Vincenzo Coli; sarà presente l’autore.
Novembre 1949. Finita la guerra da quattro anni e lasciata alle spalle l’esperienza tragica del fascismo, l’Italia è una repubblica nata dalla Resistenza e fondata sui princìpi democratici della Costituzione. I partiti sono ovunque ben organizzati e attivi, la temperie politica è diffusa e vibrante, ma la libertà conquistata non sopisce i segni di una tensione sociale che viene da lontano. Chi ha subìto il peso opprimente del regime e poi l’ha combattuto e vinto, ora spera di poter concretizzare il desiderio di giustizia sociale alimentato tenacemente durante i giorni più oscuri.
A Torrenieri, borgo rurale dell’Alta Val d’Orcia, i militanti del Partito Comunista, per lo più contadini e operai, cullano un sogno straordinario, inconfessabile per quanto è grande: autofinanziare e costruire con le loro stesse mani una Casa del Popolo in cui ritrovarsi, frequentarsi, organizzare gli strumenti della partecipazione civile. Anche divertirsi con il ballo e con il cinema, perché no? Riescono a coinvolgere i compagni del Partito Socialista. Sono quasi tutti maschi e giovani, ma qualche ragazza spicca per determinazione e intelligenza. Devono affrontare però un ostacolo durissimo: a Torrenieri non si muove foglia senza il benestare di un padrone scaturito dall’iconografia capitalistica ottocentesca, titolare di un’industria di laterizi tra le maggiori del territorio senese, che direttamente o di riflesso dà lavoro a tanti paesani. E uniforma l’ambiente ai suoi voleri, non certo ispirati a idee di progresso. Terre, case, persone: è tutto suo, una declinazione fuori sincrono della “roba” verghiana, tardo relitto di una cultura feudale che nei secoli scorsi imperversò su queste terre bellissime della Toscana. Sarà un confronto da far tremare i polsi, impari ma inevitabile. Sarà la loro particolarissima lotta di classe.
Al romanzo d’esordio di Lorenzo Bolgi possiamo senz’altro attribuire l’aggettivo “storico”. Infatti il rigore saggistico con cui descrive le lotte politiche e sindacali del tempo, che tra l’altro causarono una vittima innocente, è coniugato alla felice scorrevolezza del racconto, piacevole e appassionato. I cui protagonisti sono quasi tutti abitanti veri di Torrenieri, ritratti con puntigliosa e commossa adesione nel fluire della vita quotidiana, sorpresi in tutta semplicità mentre coltivano affetti familiari, lavorano la terra, guadagnano il pane, condividono sentimenti.