La risposta nel progetto SosTe realizzato da Unisi, Fondazione Mps e Officina Solidale

SIENA. Ma qual è il vero costo dei prodotti …. sottocosto? Una domanda che raramente ci poniamo e a cui dà invece una risposta, con risultati sorprendenti, il progetto “SosTe, il costo reale dei prodotti sottocosto”. Il progetto, che vede la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena, della Fondazione Monte dei Paschi e di Officina Solidale, ha lo scopo di agire sulla diffusa percezione di un notevole gap tra il prodotto locale e quello proposto dalla grande distribuzione e riuscire a ribaltarla, dimostrando che al costo finale dei prodotti a basso costo sono da quantificare e aggiungere importanti costi nascosti e non considerati, quali quelli ambientali, sociali, di salute e di biodiversità.
All’interno del progetto, fra uno dei vari esempi considerati, c’è il prezzo di un piatto di pasta al pomodoro realizzato con prodotti locali o acquistati al supermercato, Si parte da un costo per il primo di 7,05 euro e per il secondo di 3,10. Considerando i costi nascosti, alla fine i 3,10 euro iniziali arrivano fino a 6,62 euro, con una differenza davvero minima. Il progetto dunque costituisce uno strumento importante per assolvere alla finalità per cui è nato: contribuire allo sviluppo del territorio, favorire la competitività del tessuto produttivo locale, valorizzare e tutelare l’autenticità dei prodotti del territorio senese e della filiera corta.
I risultati del progetto saranno illustrati venerdì prossimo, 23 maggio, alle ore 18, presso la sede di Officina Solidale in via Bernardo Tolomei 7, a Siena. All’evento, inserito nel Festival della Biodiversità organizzato dal gruppo locale di Urbat, parteciperanno Alessandro Panti per l’ateneo senese e Alessandro Vitale per Officina Solidale: modera il giornalista di “Altreconomia” Luca Martinelli.