Siena Pirata e il caos anomalo provocato dalla chiusura della tangenziale

SIENA. La frana che ha coinvolto la Tangenziale di Siena nel tratto tra Acquacalda e San Marco, comportandone la chiusura della corsia in direzione Grosseto, ha causato nella mattinata odierna una congestione del traffico nelle principali arterie cittadine, in particolare quelle che attraversano da nord a sud il centro di Siena.
Google Maps evidenzia molto bene la situazione di caos anomalo creatasi nelle prime ore della mattinata, sollevando ancora una volta l’annosa problematica della gestione del traffico veicolare cittadino, oltre all’assenza di politiche adeguate a mitigare fenomeni come quelli accaduti stamani.
Siena si caratterizza infatti per elevati volumi di traffico soprattutto nelle ore di ingresso e uscita dagli uffici, un traffico legato soprattutto ai lavoratori che si apprestano a raggiungere il posto di lavoro, uniti all’ingresso e uscita degli studenti dalle scuole. Gli orari, insomma, in cui la città “si sveglia”. Parliamo spesso di cittadini che non hanno alternative all’uso dell’auto privata e che si trovano, quindi, bloccati nello stesso traffico di cui essi stessi sono artefici. Criticità quotidiane che, in casi straordinari come quello odierno, manifestano tutta l’inadeguatezza delle politiche di gestione.
Ci chiediamo infatti se non sia possibile stimolare abitudini diverse, rendendo ad esempio il servizio pubblico maggiormente efficiente (attraverso la creazione di corsie preferenziali per gli autobus del servizio pubblico, così da renderlo maggiormente efficiente), realizzando piste ciclabili e pedonali per favorire la mobilità dolce ed aumentando le aree di sosta per i mezzi a due ruote (scooter, moto…), mezzo molto meno impattanti e ingombranti delle automobili (lo spazio occupato da una auto è l’equivalente di quello occupato da 4/5 scooter).
Siena è una città medievale, le cui periferie sono figlie delle politiche urbanistiche degli anni ‘60 e ‘70, quando le auto erano molto più piccole di adesso e gran parte dei cittadini abitava in prossimità posti di lavoro. Negli anni, la gentrificazione del centro storico e l’allontanamento dei cittadini ha aumentato il fenomeno del pendolarismo tra i luoghi di lavoro, molti ancora concentrati nel centro di Siena, e le periferie sempre più distanti, costringendo all’uso dei mezzi privati.
A questo aggiungiamo una non sempre efficiente pianificazione del reticolo viario, come l’assenza di viabilità separate in zone ad alta concentrazione di attività commerciali come Viale Toselli e Via Massetana Romana, causando quotidiani ingorghi.
La viabilità senese, insomma, si regge su equilibri fragili che in circostanze particolari evidenziano tutta la loro criticità. E’ evidente quindi l’urgenza di potenziare tutte quelle politiche che possano alleggerire la pressione veicolare privata in tutta l’area cittadina, necessarie a migliorare anche la qualità della vita dei cittadini che vi risiedono, tra cui un forte potenziamento, per chi può, del lavoro da remoto, o “agile”.