
SIENA. Sono stati rimpatriati nei luoghi di residenza e non potranno tornare per 3 anni in alcuni Comuni nel territorio della provincia di Siena, dove si sono resi responsabili di comportamenti illeciti o di reati per i quali sono stati denunciati o arrestati. Sono 17 i provvedimenti emessi dal Questore di Siena in seguito agli accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine della Questura, su proposta dei militari dell’Arma dei Carabinieri, nei confronti di 10 cittadini di nazionalità straniera e 7 italiani.
Il divieto di ritorno a Siena è scattato nei confronti di 6 persone, 4 delle quali di nazionalità italiana e 2 nigeriana, che a vario titolo e in diverse circostanze sono state denunciate per associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione, violenza privata e altri reati contro il patrimonio.
In particolare, non potranno tornare in città per 3 anni due cittadini nigeriani, di 36 e 25 anni, che nel mese di maggio scorso sono stati denunciati dai Carabinieri per truffa ed appropriazione indebita. Gli stranieri erano stati, infatti, rintracciati mentre raccoglievano denaro e distribuivano agli studenti universitari opuscoli informativi relativi ad un’associazione africana inesistente.
Divieto di ritorno a Gaiole in Chianti per 3 nomadi trovati in possesso di cacciaviti ed altri strumenti alterati, pluripregiudicati. Stesso provvedimento, per il comune di Radda in Chianti, è stato adottato nei confronti di 3 ventenni albanesi, condannati per concorso in tentato furto aggravato.
Non potranno tornare a Montalcino e a Sovicille due napoletani di 49 e 65 anni, denunciati per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e contraffazione di opere dell’ingegno e prodotti industriali. I due erano stati infatti trovati in possesso di strumenti agricoli, tra i quali alcune motoseghe, privi di marchio e con marchio alterato.
Un “foglio di via” da Sinalunga è stato, inoltre notificato a due cittadini di 30 e 24 anni, un italiano ed un marocchino, denunciati rispettivamente in stato di libertà e di arresto, per furto e tentata rapina commessi nel mese di marzo di quest’anno.
Il divieto di ritorno a Siena è scattato nei confronti di 6 persone, 4 delle quali di nazionalità italiana e 2 nigeriana, che a vario titolo e in diverse circostanze sono state denunciate per associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione, violenza privata e altri reati contro il patrimonio.
In particolare, non potranno tornare in città per 3 anni due cittadini nigeriani, di 36 e 25 anni, che nel mese di maggio scorso sono stati denunciati dai Carabinieri per truffa ed appropriazione indebita. Gli stranieri erano stati, infatti, rintracciati mentre raccoglievano denaro e distribuivano agli studenti universitari opuscoli informativi relativi ad un’associazione africana inesistente.
Divieto di ritorno a Gaiole in Chianti per 3 nomadi trovati in possesso di cacciaviti ed altri strumenti alterati, pluripregiudicati. Stesso provvedimento, per il comune di Radda in Chianti, è stato adottato nei confronti di 3 ventenni albanesi, condannati per concorso in tentato furto aggravato.
Non potranno tornare a Montalcino e a Sovicille due napoletani di 49 e 65 anni, denunciati per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e contraffazione di opere dell’ingegno e prodotti industriali. I due erano stati infatti trovati in possesso di strumenti agricoli, tra i quali alcune motoseghe, privi di marchio e con marchio alterato.
Un “foglio di via” da Sinalunga è stato, inoltre notificato a due cittadini di 30 e 24 anni, un italiano ed un marocchino, denunciati rispettivamente in stato di libertà e di arresto, per furto e tentata rapina commessi nel mese di marzo di quest’anno.