
SIENA. Con oltre 400mila presenze, la mostra “Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le Arti a Siena nel primo Rinascimento” è la mostra più visitata in Italia.
Siena sale sul tetto delle rassegne d’arte più apprezzate dal pubblico nel 2010, con un evento unico che ha dominato le classifiche e incontrato l’apprezzamento della critica nazionale ed internazionale.
Un successo che ha richiesto lo sforzo di tanti.
In termini di curatela, attraverso un progetto scientifico di ampio respiro, che ha visto il coinvolgimento di molte istituzioni locali e il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con prestiti provenienti dalle maggiori istituzioni museali del mondo, l’affidamento di ogni sezione ad alcuni tra i migliori esperti in materia e l’ideazione e supervisione di Max Seidel.
In termini di allestimento, attraverso l’imponente macchina organizzativa che ha movimentato ed esposto le oltre 3oo opere presenti tra dipinti, sculture, oreficerie e tessuti, a testimonianza di una stagione artistica vivacissima: il Rinascimento senese. In termini di fruizione dell’esposizione con un biglietto unico che permetteva di completare il percorso con la visita a tutte le sedi espositive: il Duomo con la Cripta, il Museo dell’Opera, il Museo Diocesano e lo stesso Complesso Museale Santa Maria della Scala che ha accolto la mostra nei suoi bellissimi spazi e ha collaborato per la riuscita di questo grande evento.
E in termini di promozione, attraverso una puntuale e capillare campagna di informazione sull’evento che ha accompagnato tutte le fasi della mostra.
“Con la mostra dedicata al primo Rinascimento, Siena ha ancora una volta dimostrato di saper progettare e dare corpo ad eventi di elevato livello qualitativo – dichiara Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena – La Fondazione MPS ha creduto fortemente in questo progetto, e non ha esitato a garantire il proprio sostegno alla realizzazione della mostra, avvalendosi della società strumentale Vernice Progetti, nonostante le difficoltà insite nella ricchezza e nella consistenza del contenuto da sviluppare, e nel reperire le numerose opere sparse nel mondo. Grazie alla determinante collaborazione degli Enti sostenitori, locali e regionali, l’esposizione ha però preso forma, fino al raggiungimento dell’imponente allestimento di cui siamo estremamente orgogliosi e che ha riscosso il meritato straordinario successo. Successo che appartiene all’intera città di Siena”.
“Siamo molto orgogliosi del successo ottenuto dalla mostra sul Rinascimento senese, che come altre iniziative importanti, ha contribuito a tener alto il buon nome di Siena nel mondo – dice il sindaco di Siena Maurizio Cenni – Tutte le istituzioni impegnate in questo progetto hanno dimostrato di saper fare sistema. Questa città ha dunque, tutte le carte in regola per essere nel 2019 la capitale della cultura europea”.
“Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le Arti a Siena nel primo Rinascimento”, ideata dal Comune di Siena, è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Mps attraverso Vernice Progetti Culturali, in collaborazione con: Comune di Siena, Fondazione Mps, Università degli Studi di Siena, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Siena e Grosseto, Opera Metropolitana di Siena, Archivio di Stato, Istituto di Ricerca per la Storia dell’Arte e dell’Architettura Max-Planck di Firenze, Scuola Normale di Pisa, Biblioteca Comunale degli Intronati, Fondazione Musei Senesi.
Siena sale sul tetto delle rassegne d’arte più apprezzate dal pubblico nel 2010, con un evento unico che ha dominato le classifiche e incontrato l’apprezzamento della critica nazionale ed internazionale.
Un successo che ha richiesto lo sforzo di tanti.
In termini di curatela, attraverso un progetto scientifico di ampio respiro, che ha visto il coinvolgimento di molte istituzioni locali e il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con prestiti provenienti dalle maggiori istituzioni museali del mondo, l’affidamento di ogni sezione ad alcuni tra i migliori esperti in materia e l’ideazione e supervisione di Max Seidel.
In termini di allestimento, attraverso l’imponente macchina organizzativa che ha movimentato ed esposto le oltre 3oo opere presenti tra dipinti, sculture, oreficerie e tessuti, a testimonianza di una stagione artistica vivacissima: il Rinascimento senese. In termini di fruizione dell’esposizione con un biglietto unico che permetteva di completare il percorso con la visita a tutte le sedi espositive: il Duomo con la Cripta, il Museo dell’Opera, il Museo Diocesano e lo stesso Complesso Museale Santa Maria della Scala che ha accolto la mostra nei suoi bellissimi spazi e ha collaborato per la riuscita di questo grande evento.
E in termini di promozione, attraverso una puntuale e capillare campagna di informazione sull’evento che ha accompagnato tutte le fasi della mostra.
“Con la mostra dedicata al primo Rinascimento, Siena ha ancora una volta dimostrato di saper progettare e dare corpo ad eventi di elevato livello qualitativo – dichiara Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena – La Fondazione MPS ha creduto fortemente in questo progetto, e non ha esitato a garantire il proprio sostegno alla realizzazione della mostra, avvalendosi della società strumentale Vernice Progetti, nonostante le difficoltà insite nella ricchezza e nella consistenza del contenuto da sviluppare, e nel reperire le numerose opere sparse nel mondo. Grazie alla determinante collaborazione degli Enti sostenitori, locali e regionali, l’esposizione ha però preso forma, fino al raggiungimento dell’imponente allestimento di cui siamo estremamente orgogliosi e che ha riscosso il meritato straordinario successo. Successo che appartiene all’intera città di Siena”.
“Siamo molto orgogliosi del successo ottenuto dalla mostra sul Rinascimento senese, che come altre iniziative importanti, ha contribuito a tener alto il buon nome di Siena nel mondo – dice il sindaco di Siena Maurizio Cenni – Tutte le istituzioni impegnate in questo progetto hanno dimostrato di saper fare sistema. Questa città ha dunque, tutte le carte in regola per essere nel 2019 la capitale della cultura europea”.
“Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le Arti a Siena nel primo Rinascimento”, ideata dal Comune di Siena, è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Mps attraverso Vernice Progetti Culturali, in collaborazione con: Comune di Siena, Fondazione Mps, Università degli Studi di Siena, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Siena e Grosseto, Opera Metropolitana di Siena, Archivio di Stato, Istituto di Ricerca per la Storia dell’Arte e dell’Architettura Max-Planck di Firenze, Scuola Normale di Pisa, Biblioteca Comunale degli Intronati, Fondazione Musei Senesi.