L'ad conferma l'intenzione di attuare il piano industriale

SIENA. “Quello che commentiamo oggi è un trimestre molto difficile per tutti per l’economia, per il sistema bancario, per la nostra banca”. Lo ha detto Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps illustrando i dati del terzo trimestre nel corso della conference call di questa mattina “Credo di poter dire – ha proseguitio – che fino ad oggi è stato il trimestre più difficile del 2012 dal punto di vista congiunturale e finanziario e qui gli effetti che risultano più evidenti sono quello del calo dell’Euribor sul margine di interesse e l’aumento del costo del credito e degli accantonamenti in relazione ad un ulteriore deterioramento della qualità del medesimo”.
Entro il 2012 Banca Mps chiuderà cento filiali, ha anche affermato Viola. “Il piano industriale prevede la chiusura di 400 filiali entro il 2015 ,ma pensiamo che potremmo arrivare ben prima questo obiettivo. Inoltre abbiamo accelerato nel processo di riduzione dei dirigenti fissando un numero di cento e prevediamo di gestire l’uscita di settanta entro il 2012”. Il dg/ad del Monte dei Paschi ha anche puntualizzato “Il nostro obiettivo principale personale è trovare un accordo con i sindacati. Proprio perché vogliamo trovare un accordo la settimana scorsa secondo un approccio non del tutto usuale – ha aggiunto- ho chiesto la convocazione di un incontro con Rsu della banca e i sindacati nazionali perché volevo cercare di condividere da una parte la delicatezza della situazione generale e dall’altra la necessità di fare presto nel trovare le soluzionui condivise che riguardassero tutte le materie che abbiamo messo sul tavolo”.
Dopo avere confermato che il suo impegno personale e quello di Dalla Riva, responsabile delle risorse umane, per arrivare ad una soluzione condivisa della vertenza, l’amministratore delegato ha tenuto a precisare che “da un punto di vista tecnico le azioni del piano industriale sono tutte realizzabili in tendenza di questo accordo salvo l’accensione di un fondo di solidarietà che aveva l’obiettivo di accelerare il processo di riduzione del costo del personale secondo una logica non strutturale. Una soluzione temporanea che costituiva una sorta di ponte verso risparmi strutturali che erano collocati nel 2015. Al netto di questo la banca è in grado di fare tutto quello che è scritto nel piano per la cui realizzazione è fortemente impegnata”.