La console albanese ha incontrato il rettore per Nice to meet you
SIENA. Stamattina il rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni ha incontrato la Console della Repubblica d’Albania a Roma Gerarta Zheji Ballo, per parlare dell’integrazione della comunità albanese a Siena e della vita degli studenti albanesi iscritti all’Università. Con oltre 200 iscritti ai corsi di laurea e post laurea, i giovani di questa nazionalità rappresentano infatti la comunità di studenti stranieri più numerosa.
In questi giorni la console, insieme ai rappresentanti dell’Università e della Rete Albanesi in Toscana sta partecipando a “Nice to meet you”, gli incontri culturali organizzati Ateneo con le comunità di studenti stranieri più rappresentative, per riflettere sulle grandi opportunità di sviluppo culturale, ed anche economico, che la presenza di stranieri rappresenta per tutto il territorio.
Ieri una tavola rotonda tra studenti e rappresentanti istituzionali è stata un’ottima occasione per confrontarsi sui temi più sentiti dai giovani albanesi presenti a Siena, mentre lo spettacolo “Italianesi”, andato in scena con successo di pubblico nell’aula Magna del rettorato, ha fatto emergere una drammatica pagina di storia, poco conosciuta, sugli italiani rimasti prigionieri in campi di concentramento in Albania, con la fine della seconda guerra mondiale e l’avvento della dittatura.
In questi giorni la console, insieme ai rappresentanti dell’Università e della Rete Albanesi in Toscana sta partecipando a “Nice to meet you”, gli incontri culturali organizzati Ateneo con le comunità di studenti stranieri più rappresentative, per riflettere sulle grandi opportunità di sviluppo culturale, ed anche economico, che la presenza di stranieri rappresenta per tutto il territorio.
Ieri una tavola rotonda tra studenti e rappresentanti istituzionali è stata un’ottima occasione per confrontarsi sui temi più sentiti dai giovani albanesi presenti a Siena, mentre lo spettacolo “Italianesi”, andato in scena con successo di pubblico nell’aula Magna del rettorato, ha fatto emergere una drammatica pagina di storia, poco conosciuta, sugli italiani rimasti prigionieri in campi di concentramento in Albania, con la fine della seconda guerra mondiale e l’avvento della dittatura.
(Nella foto, il rettore Angelo Riccaboni con la Console della Repubblica d’Albania a Roma Gerarta Zheji Ballo e Ismail Ademi, della Rete Albanesi in Toscana assieme ad Alessandro Donati, Delegato alla qualità della vita studentesca, e Fabio Berti, delegato all’Orientamento)