Presa di posizione sul piano industriale molto tardiva

SIENA. Il PD di Siena – o quello che ne resta – dimostra, per l’ennesima volta, la propria incoerenza con l’ennesimo, demagogico comunicato. I diessini ritengono i Senesi alla stregua del popolino bue, capace di prendere per buono solo ed esclusivamente quello che viene raccontato dal Partito. Ora e solo ora, a tavolo sindacale ormai saltato, con grande eco sulla stampa cittadina, gli ex comunisti, che hanno distrutto la Banca, riescono a prendere posizione sul Piano industriale. Lo stesso piano industriale che avevano ciecamente appoggiato appena uscito.
C’è solo bisogno di mettere il Partito ex comunista dinanzi al fatto compiuto, vale a dire che, con la loro gestione politica, sono stati capaci di rovinare il Monte, la Fondazione e la Città. E? il PD che dimostra, per l?ennesima volta, di non avere rispetto dei lavoratori montepaschini, di giocare sulla loro pelle e sulle loro famiglie.
Il PD, il Presidente della Provincia Bezzini, l?ex Sindaco Ceccuzzi non devono sottrarsi alle loro responsabilità politiche e personali: sono loro che hanno fatto sì che la Fondazione morisse, perdendo il ruolo di azionista di maggioranza della Banca. Le dichiarazioni degli ex comunisti sono oltretutto senza senso, perché arrivano nel giorno in cui l’autorità bancaria europea, l’EBA, conferma il deficit patrimoniale di 1 miliardo e 7 per il Monte, unica Banca italiana, con la necessità di prendere provvedimenti. Abbiamo toccato il fondo, in una manciata di anni, e qui ci hanno trascinato proprio gli ex comunisti che sono stati capaci di distruggere quella che un tempo era la Banca più patrimonializzata d?Europa.
Costoro dovrebbero avere almeno il buon senso di stare zitti e ricordarsi che sono stati proprio loro che, pochi mesi fa, hanno chiamato Profumo e Viola a dirigere ed amministrare la Banca. Se dissentono dall’operato di questi ultimi, i diessini, che sono in maggioranza in Fondazione e nel CDA della Banca, abbiano il coraggio di agire in modo coerente.
C’è solo bisogno di mettere il Partito ex comunista dinanzi al fatto compiuto, vale a dire che, con la loro gestione politica, sono stati capaci di rovinare il Monte, la Fondazione e la Città. E? il PD che dimostra, per l?ennesima volta, di non avere rispetto dei lavoratori montepaschini, di giocare sulla loro pelle e sulle loro famiglie.
Il PD, il Presidente della Provincia Bezzini, l?ex Sindaco Ceccuzzi non devono sottrarsi alle loro responsabilità politiche e personali: sono loro che hanno fatto sì che la Fondazione morisse, perdendo il ruolo di azionista di maggioranza della Banca. Le dichiarazioni degli ex comunisti sono oltretutto senza senso, perché arrivano nel giorno in cui l’autorità bancaria europea, l’EBA, conferma il deficit patrimoniale di 1 miliardo e 7 per il Monte, unica Banca italiana, con la necessità di prendere provvedimenti. Abbiamo toccato il fondo, in una manciata di anni, e qui ci hanno trascinato proprio gli ex comunisti che sono stati capaci di distruggere quella che un tempo era la Banca più patrimonializzata d?Europa.
Costoro dovrebbero avere almeno il buon senso di stare zitti e ricordarsi che sono stati proprio loro che, pochi mesi fa, hanno chiamato Profumo e Viola a dirigere ed amministrare la Banca. Se dissentono dall’operato di questi ultimi, i diessini, che sono in maggioranza in Fondazione e nel CDA della Banca, abbiano il coraggio di agire in modo coerente.
Lega Nord Siena – Segreteria comunale di Siena