Temi: infrastrutture, viabilità, caccia e siti di importanza regionale

“In merito alla gestione – ha detto Macchietti – mi preme sottolineare come da sempre vi siano relazioni improntate alla necessaria collaborazione tra la società Terme di Petriolo SpA, di cui la Provincia è socio di maggioranza, e la gestione dell’immobile, di proprietà dell’Immobiliare Lombarda. In merito alla conservazione del luogo, ricordo come più volte ci siano stati interventi da parte delle autorità competenti per rimuovere situazioni di potenziale degrado del sito. I soggetti citati nell’interrogazione, insieme ad Anas e al Ministero delle Infrastrutture, si sono incontrati, com’è noto, a fine luglio per definire una serie di passaggi affinché, in occasione del cantiere per la realizzazione del nuovo ponte di Petriolo, gli interventi di ripristino ambientale possano ricomprendere anche opere di manutenzione del patrimonio storico presente nel sito. Una fra le maggiori prerogative del coordinamento è quella di ridurre, se non annullare, l’impatto del cantiere per la costruzione del nuovo ponte di Petriolo, anche attraverso la realizzazione di opere di compensazione”.
L’assessore ha poi illustrato a Di Stasio gli impegni che i diversi soggetti interessati si sono assunti. La Regione Toscana, d’intesa con le Province di Siena e di Grosseto e con i Comuni di Monticiano e di Civitella-Paganico, si impegna all’apertura di un tavolo, al quale parteciperanno anche le associazioni, per il rilancio culturale, turistico ed economico dell’area termale di Petriolo, a partire dagli interventi che saranno prodotti nella gestione del cantiere. Per quanto riguarda il tema dell’emungimento delle acque dal fiume Merse per i lavori di cantiere, l’assessore Macchietti ha precisato che è in corso la valutazione di incidenza da parte della Provincia di Siena.
All’interrogazione dei consiglieri Francesco Michelotti e Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale) sulle nomine di competenza provinciale dei componenti la Deputazione Generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha risposto il presidente Bezzini, che ha ribadito di aver tenuto conto delle indicazione espresse dallo stesso Consiglio su profili di competenza, professionalità e merito, oltre a un adeguato bilanciamento della rappresentanza di genere.
Interrogazione Fabrizio Camastra (Pdl) sulla caccia al cinghiale. Al consigliere Camastra (Pdl), che avanzava una presunta illegittimità dell’operato della Provincia per la chiusura della caccia al cinghiale al singolo cacciatore nel mese di dicembre, come previsto dal Calendario venatorio provinciale 2013/14, ha risposto l’assessore competente, Anna Maria Betti. L’assessore ha fornito i riferimenti utili a confermare il rispetto del quadro normativo ed è entrata nel merito della scelta: “L’obiettivo di contenimenti efficaci al cinghiale è più stringente in zona non vocata, aree aperte e interessate da coltivazioni dove la densità obiettivo deve tendere allo zero. Obiettivo unanimemente condiviso da agricoltori, mondo venatorio e ambientalista che, a causa di un impianto normativo sempre più incerto, inadeguato e in continuo movimento, ci impegna, ormai ogni anno, a rimodulare tempi e modalità per massimizzare gli sforzi di tutto il sistema e contenere più efficacemente la specie nell’area non vocata. Vale la pena segnalare, ad esempio, l’apertura della caccia negli Istituiti privati – Aziende faunistiche venatori e Aziende agrituristiche venatorie”.
“Come sempre – ha detto Betti – la Provincia ha redatto un ventaglio di proposte relative, tra l’altro, a tempi e modalità di caccia al cinghiale nella zona bianca, a cui è seguita la consultazione delle associazioni e degli ATC al tavolo di concertazione. Chiamati a esprimersi, questi hanno manifestato la loro preferenza per l’opzione poi adottata con il calendario venatorio, facendo presente che nei tre mesi consentiti come arco temporale massimo fosse auspicabile non escludere ottobre e novembre, al fine di una maggiore tutela delle colture autunno/vernine, né gennaio, mese in cui la zona non vocata si trasforma in facile rifugio per i cinghiali che tendono a fuoriuscire dall’area vocata a causa della pressione venatoria. Nel mese di gennaio non è però sembrato opportuno consentire la caccia anche ai cacciatori singoli, la cui presenza avrebbe comportato notevoli difficoltà, tenuto conto della chiusura della caccia vagante ad altre specie e all’attività di vigilanza e controllo, a fronte per altro di consistenze di prelievo storicamente irrisorio”.
All’interrogazione del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sul conferimento di un incarico professionale esterno avente ad oggetto il coordinamento scientifico ed operativo del programma di valorizzazione dei percorsi della Via Francigena in provincia di Siena ha risposto l’assessore alla cultura, Marco Saletti. Saletti ha spiegato che il conferimento dell’incarico esterno è stato preceduto da un’apposita procedura esplorativa interna, come da documentazione agli atti, tesa ad accertare la presenza di personale dipendente in possesso della professionalità necessaria per lo svolgimento delle attività oggetto dell’incarico in questione.
Alle interrogazioni della consigliera Laura Mannucci (Pd) sui lavori in Via Persie sulla Sp11\D a Sinalunga; della consigliera Donatella Santinelli (Pdl) sulla chiusura di un tratto della Sp146 in località Querce al Pino, nel Comune di Chiusi, e sui lavori sul ponte del fiume Paglia, sulla Sp20 è stata fornita risposta scritta perché l’assessore ai lavori pubblici non era presente in Consiglio per impegni istituzionali.
I lavori sono proseguiti con la ratifica di due variazioni al bilancio di previsione per l’anno 2013, con applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione vincolato al 31 dicembre 2012, e la discussione sull’avvio del Procedimento e della procedura di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la realizzazione dei Piani di Gestione di 13 Siti di Interesse Regionale (SIR) della provincia di Siena. “Quello di oggi – ha detto l’assessore Anna Maria Betti – è un primo passo nella revisione di strumenti che, ormai nel tempo, si sono stratificati, con l’obiettivo di produrre un quadro conoscitivo più omogeneo e adeguato alla gestione”.
La discussione sulla riduzione del gettone di presenza del 15 per cento dei consiglieri provinciali ha aperto i lavori pomeridiani del Consiglio provinciale di oggi, venerdì 18 ottobre. La mozione, presentata dai consiglieri Marco Nasorri, Niccolò Guicciardini, Laura Mannucci (Pd), Antonio Giudilli (Idv) e Roberto Renai (Sel) è stata approvata a maggioranza, con i voti favorevoli dei gruppi proponenti, e l’astensione dei consiglieri Marileno Franci e Raffaella Senesi (Pd); il voto contrario di Pdl e Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale e il non voto di Giovanni Di Stasio (Toscana Federata), Angiolo Del Dottore (Udc) e Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista).
Ampio il dibattito che ha preceduto la votazione. I consiglieri Marco Nasorri, Alberto Taccioli e Niccolò Guicciardini (Pd) hanno sottolineato il valore simbolico dell’atto, anche a seguito della scelta analoga compiuta dalla giunta provinciale e dal direttore generale. La mozione, invece, non è stata condivisa dai gruppi consiliari di opposizione. “E’ una mozione per tutelare chi vive di politica – ha detto Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale) – ed è sconcertante che questa proposta venga dal Pd, che paga i propri dirigenti di partito. Proponiamo di devolvere il gettone di presenza di questa seduta a soggetti da individuare o che i firmatari ritirino la mozione”. “Dobbiamo riappropriarci della politica e del sistema dei partiti, dandoci nuove regole” ha aggiunto Fabrizio Camastra (Pdl) motivando il voto negativo del proprio gruppo consiliare.
“Mi rifiuto di votare una mozione che porta a un risparmio di circa 7,50 euro per ogni consigliere, quando la gente ha problemi economici seri e non con cifre così irrisorie” – ha detto Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista). “Riduzione ridicola rispetto ai problemi economici quotidiani di tante persone”, ha aggiunto Massimo Mori (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale). Dopo la votazione, il consigliere Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale) ha chiesto un parere legale della Provincia per non limitare il diritto di chi ha votato contro la mozione a percepire il gettone di presenza per l’intero importo. I contenuti della mozione, tuttavia, diventeranno esecutivi con la ratifica della relativa delibera da parte del consiglio provinciale, in una delle prossime sedute.
Voto favorevole unanime, invece, sulla mozione presentata dal consigliere Marco Nasorri (Pd) che chiede al presidente della Provincia e alla giunta di rafforzare e accelerare l’impegno per definire l’iter burocratico e il reperimento delle risorse necessarie a eseguire i lavori di sistemazione della frana lungo la Sp146, avvenuta lo scorso 25 marzo. La frana ha provocato il cedimento di una parte della sede stradale e ha reso necessario l’istituzione della circolazione a senso alternato, regolato da semaforo, con conseguenti disagi alla circolazione veicolare della zona, di particolare intensità vista la vicinanza del casello autostradale A1 Chiusi – Chianciano Terme e il ruolo di collegamento interregionale fra la provincia di Siena e il comprensorio del Trasimeno, in Umbria. Nel caso in cui non sia possibile far partire l’intervento in tempi brevissimi, la mozione impegna la Provincia ad attivare da subito procedure d’urgenza e a predisporre soluzioni alternative come l’ampliamento della sede viaria per consentire l’apertura della circolazione nei due sensi di marcia.
Approvazione a maggioranza per la mozione dei consiglieri Antonio Giudilli (Idv), Alberto Taccioli (Pd) e Roberto Renai (Sel) che chiedeva di rivedere e migliorare il sistema dei Centri per l’impiego, ponendoli al centro delle politiche attive per l’attuazione del programma di Garanzia per i giovani, promosso dal governo. La mozione ha registrato l’astensione di Udc, Rifondazione-Partito Comunista e Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale. Voto favorevole a maggioranza anche per la mozione dei consiglieri Antonio Giudilli (Idv) e Roberto Renai (Sel) per l’istituzione, la raccolta e la conservazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, con voto contrario di Giovanni Di Stasio (Toscana Federata), Francesco Michelotti e Lorenzo Rosso (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale) e l’astensione di Angiolo Del Dottore (Udc).
Il consiglio provinciale si è chiuso con la discussione dell’ordine del giorno del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sulle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori della Fondazione Mps, respinto con i voti favorevoli di Toscana Federata, Rifondazione-Partito Comunista, Udc e Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale e contrari di Pd, Sel e Idv. Sul tema è stato presentato anche un ordine del giorno incidentale dai consiglieri Alberto Taccioli, Niccolò Guicciardini (Pd), Antonio Giudilli (Idv) e Roberto Renai (Sel), approvato a maggioranza con i voti contrari di Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale e Toscana Federata e il non voto di Udc e Rifondazione-Partito Comunista. Nell’ordine del giorno incidentale viene ribadito quanto già deliberato nel corso dei consigli provinciali degli scorsi 16 aprile e 29 luglio in cui, all’interno del Documento contenente gli indirizzi e le linee programmatiche per la Fondazione Mps, si esprimeva la necessità che “la Fondazione Mps debba intraprendere tutte le azioni a valere sul passato, sul presente e sul futuro per tutelare la stessa in presenza di eventuali profili di responsabilità dei diversi soggetti interessati”.
E’ stata rinviata alla prossima seduta la discussione degli ordini del giorno dei consiglieri Francesco Michelotti e Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale) sui consorzi di bonifica; dei consiglieri Francesco Michelotti e Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale) per la riapertura del Tribunale di Montepulciano; del consigliere Marco Nasorri (Pd) sul trasporto ferroviario e del consigliere Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale) sulla vicenda dei militari italiani detenuti in India. Nel corso della seduta, inoltre, sono state ritirate le due mozioni dei consiglieri Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e Donatella Santinelli (PDL) per l’ottimizzazione dei costi e il recupero dei costi inutili e onerosi della Provincia; quella del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sulla Commissione consiliare di Garanzia e Controllo e l’ordine del giorno della Commissione Ambiente per la modifica della Legge regionale n.16 del 22 maggio 1999 sulla raccolta e commercio dei funghi epigei spontanei.