Ecco gli esiti della ricerca estetica di Mark Dion e Amy Yoes
E’ “Above/Below Ground”, l’evento espositivo in programma da domenica 10 novembre a venerdì 31 gennaio nelle sale al piano terra del Museo dell’Accademia dei Fisiocritici. L’allestimento svelerà i primi esiti – e allo stesso tempo sarà il suggestivo working space di un lavoro ancora in progress sul territorio senese – del progetto culturale promosso dal Siena Art Institute, in partnership con la Fondazione Musei Senesi e il Castello di Ama, che da settembre a dicembre 2013 vede Mark Dion e Amy Yoes impegnati in un percorso di ricerca estetica sul patrimonio scientifico e culturale di Siena insieme a 12 studenti provenienti da accademie internazionali d’arte, allievi del semestre autunnale di formazione del Siena Art Institute.
L’evento al Museo dell’Accademia dei Fisiocritici è la rappresentazione visiva di questo progetto articolato, che mette al centro, rileggendolo in una chiave nuova, il patrimonio dei musei senesi grazie alla sinergia con l’Università degli Studi di Siena, che ha reso disponibili le sue collezioni storiche e scientifiche perchè diventassero ispirazione e oggetto della ricerca di Dion e Yoes: quelle del Museo dell’Accademia dei Fisiocritici e dei musei del SIMUS – Sistema Museale Universitario Senese, come il Museo Nazionale dell’Antartide, il CUTVAP – Centro Universitario per la Tutela e la Valorizzazione dell’Antico Patrimonio Scientifico Senese, le Collezioni di preistoria, archeologia classica, archeologia medievale, il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente.
I primi esiti di questo lavoro e i suoi successivi sviluppi saranno visibili gratuitamente al pubblico grazie ad un allestimento che fonde, ricontestualizzandoli e creando tra loro connessioni inedite, alcuni dei più affascinanti esemplari delle collezioni scientifiche senesi e gli elaborati artistici da loro ispirati realizzati da Dion, Yoes e dagli studenti protagonisti di “Above/Below Ground”: sarà così possibile vedere insieme strumenti di misurazione scientifica del CUTVAP, rocce e preziosi esemplari di meteoriti provenienti dal Museo Nazionale dell’Antartide, disegni e collage che Dion e Yoes hanno realizzato in maniera collaborativa, ma anche opere di piccolo formato frutto del lavoro che gli studenti stanno svolgendo all’interno dei musei e che continueranno a svolgere in un working space allestito all’ingresso del Museo dei Fisiocritici. Un’opportunità straordinaria per osservare il patrimonio scientifico del territorio senese da una prospettiva totalmente nuova, frutto della personalissima visione estetica dei due artisti. Saranno gli stessi Dion e Yoes, in occasione dell’inaugurazione, a presentare al pubblico l’allestimento grazie ad esclusive visite guidate in programma il 10 novembre (ore 10 in lingua inglese; ore 11.30 in lingua italiana; ingresso su prenotazione).
La mostra sarà anche uno strumento educativo a disposizione delle scuole del territorio, grazie ad una serie di laboratori didattici che, fino a maggio dell’anno prossimo, coinvolgeranno gli studenti dei licei di Siena e provincia: un’iniziativa pensata per dare ai ragazzi l’opportunità di entrare in contatto diretto con la pratica artistica contemporanea e di rileggere il patrimonio storico-scientifico del loro luogo di appartenenza attraverso lo sguardo di artisti internazionali, lavorando in modo collaborativo a progetti che andranno a dialogare con le opere in mostra a Siena.
“Siamo orgogliosi – dice Miriam Grottanelli, direttore del Siena Art Institute – di poter ospitare sul nostro territorio due artisti del calibro di Mark Dion e Amy Yoes e grati all’Università di Siena, all’Accademia dei Fisiocritici e a tutte le istituzioni museali che, con estrema generosità, hanno messo a disposizione i propri spazi e le proprie prestigiose collezioni, creando così le condizioni perchè un progetto tanto ambizioso potesse concretizzarsi. E’ un lavoro di rilettura del patrimonio culturale di Siena che spalanca anche a noi residenti una prospettiva nuova, inedita, sulla nostra città”.
“Un progetto di collaborazione istituzionale prezioso – dice Luigi Di Corato, direttore generale della Fondazione Musei Senesi – che ci apre all’arte contemporanea internazionale, dandoci l’opportunità non solo di presentare e riflettere sul nostro patrimonio grazie allo sguardo di artisti il cui prestigio fornisce anche un’occasione per avvicinare nuovi pubblici – forse più attratti dalla interpretazione che Mark Dion e Amy Yoes daranno di ciò che rappresenta il lato meno conosciuto della cultura senese – ma anche di coinvolgere i ragazzi delle scuole in un’avventura creativa stimolante e coinvolgente”.
“L’Università di Siena – dice il prorettore Francesco Frati – partecipa con interesse a questo progetto che ha il pregio di riunire arte, storia e scienza, attraverso l’opera di artisti noti a livello internazionale, che hanno lavorato sul il patrimonio culturale scientifico conservato a Siena. Si tratta di un’operazione in linea con gli obiettivi del nostro Ateneo, che intende mettere a disposizione le proprie collezioni scientifiche a un vasto pubblico di visitatori utilizzando la chiave interpretativa di artisti che ne sanno cogliere, e valorizzare, gli spunti espressivi celati dietro il significato scientifico”.
La giornata di domenica sarà il momento culminante di un lungo weekend d’arte che si aprirà venerdì 8 novembre al Siena Art Institute con gli open studio degli studenti protagonisti di “Above/Below Ground”. Nella giornata di sabato 9 novembre, il Castello di Ama di Gaiole in Chianti ospiterà una tavola rotonda internazionale dedicata al tema della “expedition” per riflettere sull’istinto dell’uomo ad esplorare l’ignoto e sul contributo che la creatività e l’arte possono offrire a questa ricerca di conoscenza (ore 10:30 – 19:00, ingresso su prenotazione; interventi in inglese con traduzione simultanea in italiano). A confrontarsi sul tema, moderati dall’artista Cesare Pietroiusti, saranno Mark Dion, Amy Yoes, l’artista e fotografo austriaco Michael Höpfner, la scrittrice e giornalista Nina Burleigh – entrambi visiting artist del Siena Art Institute per il semestre autunnale -, Luigi Folco, ricercatore di Scienze Planetarie e docente di Geologia Planetaria al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e il docente e curatore d’arte Rob Shorrock.
“Above/Below Ground” è un progetto del Siena Art Institute, realizzato in partnership con Fondazione Musei Senesi e Castello di Ama, con il sostegno di Regione Toscana nell’ambito del progetto Toscana Incontemporanea, il patrocinio di Provincia di Siena e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Siena e con il contributo di Faliero Sarti, Biscottificio Antonio Mattei e Cooplat, che hanno scelto di sostenere i giovani talenti finanziando borse di studio per gli studenti.