8 richieste di rinvio a giudizio: per Mussari, Vigni, Di Tanno, Fabietti, Pizzichi, Rizzi, Pirondini e JP Morgan

SIENA. (a. m.) Nella giornata di oggi (2 ottobre) nuovi avvisi di chiusura delle indagini, riguardo all’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Montepaschi, sono stati notificati all’ex-direttore generale della banca, Antonio Vigni, all’ex Cfo, Daniele Pirondini e all’avvocato Michele Crisostomo. Per loro l’ipotesi di reato è ostacolo alle attività di vigilanza in concorso con induzione in errore del collegio sindacale. Questo stralcio sarà poi riassorbito nel filone principale dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Montepaschi. Il reato ipotizzato per Crisostomo è l’ostacolo all’autorità di vigilanza, concretizzatosi nel tacere l’esistenza dell’indennita’ rilasciata a Jp Morgan il 15 aprile 2008 e dell’addendo contrattuale del primo ottobre 2008 stipulato tra Mps e Jp Morgan. Questo silenzio avrebbe indotto in errore il collegio sindacale di Mps che avrebbe poi esposto “fatti materiali non rispondenti al vero ancorche’ oggetto di valutazione, sulla situazione patrimoniale di Mps”. La vicenda è quella relativa alle trattativa e alla documentazione sull’emissione dei bond Fresh del 2008 su cui la Banca d’Italia intervenne più volte.
Da fonti giudiziare si apprende che banca Monte dei Paschi non è nell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta, poiché non sarebbe stata favorita dalle azioni dei passati vertici, ma danneggiata, dato che i personaggi in questione agivano per fini ed interessi di altri (oltre che propri). Mps era indagata per responsabilità amministrativa delle imprese. ma questa parte dell’indagine è stata archiviata dai magistrati inquirenti.
Aggiornamento ore 19
Otto le richieste di rinvio a giudizio sull’operazione di acquisizione di Antonveneta presentate oggi al giudice dell’udienza preliminare dai magistrati Nastani, Natalini e Grosso. Si tratta dell’ex-presidente di Mps, Giuseppe Mussari, dell’ex direttore generale, Antonio Vigni, dell’ex presidente del collegio sindacale, Tommaso Di Tanno, dei sindaci revisori, Pietro Fabretti, e Leonardo Pizzichi, di Giovanni Raffaele Rizzi, capo ufficio legale di Mps e della banca d’affari Jp Morgan e di Daniele Pirondini del Cfo. I magistrati hanno chiesto archiviazione per Banca Mps, Fabrizio Rossi, vicedirettore centrale, e Marco Morelli, responsabile finanziamentio di Antonveneta. I reati contestati a Mussari sono manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza in concorso con l’ex dg di Banca Mps Antonio Vigni e Daniele Pirondini, ex Cf. All’ex responsabile dell’ufficio legale della Banca Raffale Giovanni Rizzi è contestato il falso in prospetto in concorso con Mussari e Vigni. Le posizioni dei componenti del collegio sindacale risulterebbero alleggerite, ma i magistrati senesi hanno chiesto in ogni caso il rinvio a giudizio per ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza. Riguardo alla banca d’affari Jp Morgan, i pm chiedono il rinvio a giudizio in base alla legge sulla responsabilità amministrativa delle imprese.
Domani mattina (3 ottobre), davanti al Tribunale di Siena, presieduto da Leonardo Grassi e composto dai giudici Nadia Garrafa e Paolo Bernardini, riprenderà il processo contro Mussari e Vigni, dichiarati la scorsa settimana contumaci per la loro assenza, e Baldassarri, che invece ha presenziato alla prima udienza. Nel processo si procede contro i tre imputati per ostacolo all’autorità di vigilanza della Banca d’Italia. Domani il tribunale dovrà decidere sull’ammissione delle parti civili, dopo la loro costituzione. Tra le parti costituite anche Bankitalia, che risulta la parte lesa.
Da fonti giudiziare si apprende che banca Monte dei Paschi non è nell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta, poiché non sarebbe stata favorita dalle azioni dei passati vertici, ma danneggiata, dato che i personaggi in questione agivano per fini ed interessi di altri (oltre che propri). Mps era indagata per responsabilità amministrativa delle imprese. ma questa parte dell’indagine è stata archiviata dai magistrati inquirenti.
Aggiornamento ore 19
Otto le richieste di rinvio a giudizio sull’operazione di acquisizione di Antonveneta presentate oggi al giudice dell’udienza preliminare dai magistrati Nastani, Natalini e Grosso. Si tratta dell’ex-presidente di Mps, Giuseppe Mussari, dell’ex direttore generale, Antonio Vigni, dell’ex presidente del collegio sindacale, Tommaso Di Tanno, dei sindaci revisori, Pietro Fabretti, e Leonardo Pizzichi, di Giovanni Raffaele Rizzi, capo ufficio legale di Mps e della banca d’affari Jp Morgan e di Daniele Pirondini del Cfo. I magistrati hanno chiesto archiviazione per Banca Mps, Fabrizio Rossi, vicedirettore centrale, e Marco Morelli, responsabile finanziamentio di Antonveneta. I reati contestati a Mussari sono manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza in concorso con l’ex dg di Banca Mps Antonio Vigni e Daniele Pirondini, ex Cf. All’ex responsabile dell’ufficio legale della Banca Raffale Giovanni Rizzi è contestato il falso in prospetto in concorso con Mussari e Vigni. Le posizioni dei componenti del collegio sindacale risulterebbero alleggerite, ma i magistrati senesi hanno chiesto in ogni caso il rinvio a giudizio per ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza. Riguardo alla banca d’affari Jp Morgan, i pm chiedono il rinvio a giudizio in base alla legge sulla responsabilità amministrativa delle imprese.
Domani mattina (3 ottobre), davanti al Tribunale di Siena, presieduto da Leonardo Grassi e composto dai giudici Nadia Garrafa e Paolo Bernardini, riprenderà il processo contro Mussari e Vigni, dichiarati la scorsa settimana contumaci per la loro assenza, e Baldassarri, che invece ha presenziato alla prima udienza. Nel processo si procede contro i tre imputati per ostacolo all’autorità di vigilanza della Banca d’Italia. Domani il tribunale dovrà decidere sull’ammissione delle parti civili, dopo la loro costituzione. Tra le parti costituite anche Bankitalia, che risulta la parte lesa.