
POGGIBONSI. Nel pomeriggio di ieri (4 ottobre), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Poggibonsi, nel corso di servizi mirati alla prevenzione e dei reati, organizzati e diretti dalla Compagnia della val d’Elsa, hanno arrestato A. M., 44 anni, originario del Sud Italia, residente a Poggibonsi, coniugato, già noto alle cronache, nullafacente: L'uomo è accusato di tentata estorsione e minacce nei confronti del personale della locale filiale della Banca di Monteriggioni.
Nella tarda mattinata di ieri A.M. si è recato presso la filiale della Bancaa Poggibonsi ed ha iniziato ad inveire contro il personale, senza un plausibile motivo. Dopo esser stato fatto accomodare nell’ufficio dell’addetto agli investimenti e dopo tanto urlare fa capire che vi è una disputa su un tasso di interesse. Le urla hanno attirato l’attenzione dei clienti della Banca e del direttore che è accorso in soccorso dell'impiegato, ma a sua volta è stato violentemente minacciato.
La contesa verte sul tasso di interesse di un’obbligazione della banca, al 3%, detratta la tassazione dello Stato. Secondo la banca il tasso netto doveva essere al 2,62, ma l'uomo pretendeva un tasso più alto di pochi decimali, che non rientrava nelle possibilità e competenze del direttore della filiale, ma della direzione generale, essendo un prodotto standard. Non era la prima volta che A.M. usava modi inurbani nella banca. I clienti hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. Ma anche alla presenza dei militari, l'uomo ha continuato con le minacce nei confronti del personale della banca, invitandoli varie volte ad uscire per regolare la questione.
L’uomo è stato calmato e condotto al Comando della Compagnia per accertamenti. Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.
Nella tarda mattinata di ieri A.M. si è recato presso la filiale della Bancaa Poggibonsi ed ha iniziato ad inveire contro il personale, senza un plausibile motivo. Dopo esser stato fatto accomodare nell’ufficio dell’addetto agli investimenti e dopo tanto urlare fa capire che vi è una disputa su un tasso di interesse. Le urla hanno attirato l’attenzione dei clienti della Banca e del direttore che è accorso in soccorso dell'impiegato, ma a sua volta è stato violentemente minacciato.
La contesa verte sul tasso di interesse di un’obbligazione della banca, al 3%, detratta la tassazione dello Stato. Secondo la banca il tasso netto doveva essere al 2,62, ma l'uomo pretendeva un tasso più alto di pochi decimali, che non rientrava nelle possibilità e competenze del direttore della filiale, ma della direzione generale, essendo un prodotto standard. Non era la prima volta che A.M. usava modi inurbani nella banca. I clienti hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. Ma anche alla presenza dei militari, l'uomo ha continuato con le minacce nei confronti del personale della banca, invitandoli varie volte ad uscire per regolare la questione.
L’uomo è stato calmato e condotto al Comando della Compagnia per accertamenti. Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.